lunedì 1 febbraio 2010

Un inno alla lettura

COME UN ROMANZO
di Daniel Pennac



"Il verbo leggere non sopporta l'imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo amare... il verbo sognare..."

Trama: Questo è un libro sull'amore per la lettura, è un libro che parla di libri, è un inno costante e meraviglioso al verbo "leggere". E' un analisi del lettore e dei suoi comportamenti: dal momento in cui, bambini, ci avviciniamo al nostro primo libro quando, ancora incapaci di decifrare quell'insieme di segni che formano le parole, ascoltiamo incantati le nostre mamme e i nostri papà raccontarci di avventure magiche e fiabesche. Fino ad arrivare al momento in cui ognuno di noi prova una sorta di avversione naturale verso qualsiasi genere di romanzo ci venga imposto a scuola, quasi come se leggere sia diventato un dogma e non più un piacere. Ed è proprio a questo punto che Pennac ci presenta il suo decalogo, i DIRITTI IMPRESCRITTIBILI DEL LETTORE, proprio perché leggere non è un dovere, ma un diritto.

Giudizio personale: 9 Dire che mi è piaciuto molto è semplicemente riduttivo. Pennac con questo libro, non solo esalta il piacere della lettura, ma lo fa in maniera sublime, senza cadere in atteggiamenti snob o supponenti tipici di chi giudica le letture altrui. Deliziosa la parte iniziale del libro, in cui racconta l'euforia dei bambini a cui i genitori raccontano le storie la sera, euforia che va in crescendo, quando i bambini una volta imparato a leggere si appropriano dei loro libri per leggerli finalmente in autonomia. Meraviglioso il racconto del professore del liceo, che trova la via giusta per avvicinare i suoi studenti al mondo dei romanzi, un mondo cui non appartenevano, un mondo che detestavano: e qui mi rivedo, adolescente che rifiuta sistemeticamente ogni singolo libro imposto dall'alto, libri che poi ho letto a distanza di anni e che ho amato follemente.....Infine i 10 diritti del lettore, diritti sacrosanti, a partire dal primo, il diritto di non leggere.

Citazione: "Se dovessimo tener conto delle letture importanti che dobbiamo alla Scuola, ai Critici, a tutte le forme di pubblicità, e viceversa, di quelle che dobbiamo all'amico, all'amante, al compagno di scuola, vuoi anche alla famiglia - quando non mette i libri nello scaffale dell'educazione - il risultato sarebbe chiaro: quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara. Ed è a una persona cara che subito ne parleremo. Forse proprio perché la peculiarità del sentimento, come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire. Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra libertà. Noi siamo abitati da libri e da amici."

Titolo originale: Comme un roman

Traduzione: Yasmina Melaouah

Edizione: Feltrinelli

Pagine: 139

Prezzo: 6,50 €

Anno: 1992


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