mercoledì 30 novembre 2011

L'ipnotista


Titolo: L'ipnotista
Autore: Lars Kepler
Titolo originale: Hypnotisören
Traduzione: Alessandro Bassini
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza
Pagine: 585
Prezzo: 18,60 €
Formato: copertina rigida
Anno 1ª edizione originale: 2009
Anno 1ª edizione italiana: 2010
Genere: thriller
Codice ISBN: 978-88-304-2758-7
È già disponibile la versione economica edita da TEA.

Ti servono indizi.
Ti serve tempo.
Ti serve un movente.
Non avrai niente di tutto questo.

Trama: Si chiama Erik Maria Bark ed era l'ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l'8 dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. A chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l'accento finlandese. C'è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di choc, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell'accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l'assassino vuole terminare l'opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C'è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l'ipnosi funziona. Quello che l'ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito. Quello che non sa è che il conto alla rovescia, in realtà, è iniziato per lui.
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Ci sono alcuni libri davvero difficili da valutare; li inizi piena di aspettative e poi durante la lettura non fai altro che cambiare opinione, un giorno ti piace subito dopo lo trovi noioso, una pagina ti sorprende e quella dopo ti lascia basito, ma non in senso positivo. Ecco L'ipnotista è esattamente uno di questi, e ancora adesso che l'ho terminato mi riesce difficile dare un giudizio netto. L'incipit promette molto bene, e da subito si è catturati dalla trama, intrigante e inquietante allo stesso tempo. L'idea di base, infatti, è interessante e il fattore ipnosi mi ha affascinato parecchio. Quello che mi ha lasciato più perplessa però è stato l'involucro, il modo in cui tutta la storia è stata confezionata. Mi spiego meglio: il romanzo è narrato al tempo presente, scelta sicuramente non molto comune, e il racconto è affidato ad un narratore onnisciente che segue i vari protagonisti. Questo connubio di scelte, tempo verbale e narratore, fa sì che il lettore mantenga una certa distanza dalla narrazione: non so da dove arrivi questa sensazione, non so spiegarlo, ma per tutto il tempo è stato come se non riuscissi mai davvero a farmi coinvolgere dalla storia, come se ci fosse un distacco difficilmente colmabile. A questo va aggiunta una narrazione spesso prolissa e ricca di dettagli francamente poco rilevanti ai fini del racconto: soprattutto nella prima metà del libro infatti l'autore si dilunga frequentemente nella descrizione di particolari marginali che possono distrarre il lettore da una trama che invece sarebbe decisamente di buon livello se solo fosse un po' più scarna e diretta. Lo stesso plot narrativo, che come dicevo poc'anzi, è molto interessante presenta però diversi alti e bassi, per cui a un certo punto il finale diventa non dico prevedibile, ma di facile intuizione. Lascia un po' disorientati l'atmosfera che pervade tutto il romanzo, cupa e fredda come il dicembre svedese che fa da sfondo alla storia, e soprattutto il contesto sociale in cui i protagonisti si muovono, fatto di adolescenti con gravi problemi e atteggiamenti che definirei a dir poco preoccupanti. Anche i personaggi mi hanno lasciata soddisfatta solo a metà. Il commissario, Joona Linna è sicuramente il mio preferito: caparbio e ostinato, è un poliziotto normale, non il classico supereroe belloccio e dal passato torbido che spesso troviamo nei thriller. È un uomo come tanti, molto bravo nel suo lavoro e senza troppe manie di protagonismo. Anche Erik non mi è dispiaciuto, specie nella seconda parte del romanzo, quando finalmente si libera di quanto gli pesa sulle spalle e mette tutto se stesso per ritrovare suo figlio. Simone, la moglie di Erik, invece proprio non l'ho digerita: insopportabile dalla prima all'ultima riga. 
Posso concludere dicendo che è stata una lettura non del tutto negativa, ma sicuramente tutto il clamore e la pubblicità creati attorno a questo romanzo sono stati a mio avviso un po' esagerati.
Voto: 6 -


Colonna sonora: Karmacoma dei Massive Attack
Istruzioni per l'uso: se cercate l'erede di Stieg Larsson credo abbiate sbagliato libro


Buona Lettura!

Blogger a voi la parola!

Con estremo piacere oggi vi parlo di una bellissima iniziativa della casa editrice Marsilio indirizzata al mondo dei blogger. 
La casa editrice veneta, infatti, con l'intento di promuovere due nuovi romanzi, mette a disposizione 100 ebook per altrettanti blogger appassionati di lettura. Non è indispensabile che il vostro sia un blog interamente dedicato ai libri, gli unici requisiti richiesti sono i seguenti: che il blog sia attivo, e cioè aggiornato almeno una volta alla settimana, e che sia on-line da almeno un anno. Poi basterà contattare la casa editrice attraverso questo indirizzo mail e scegliere quale dei due titoli vorreste ricevere. Ovviamente al termine della vostra lettura dovrete farne una recensione.

I due libri a disposizione sono La donna in gabbia di Jussi Alder-Olson e Blacklands di Belinda Bauer. Sul blog della Marsilio trovate tutte le informazioni e avrete anche la possibilità di scaricare una piccola anteprima dei due romanzi, per facilitare la vostra scelta.

Io ho scelto La donna in gabbia, speriamo non mi deluda!

venerdì 25 novembre 2011

Friday I'm in love

I don't care if Monday's blue 
Tuesday's grey and Wednesday too 
Thursday I don't care about you 
It's Friday I'm in love...

Così cantavano i Cure nel lontano 1992, con la bellissima Friday I'm in love. Ispirandomi a quella meravigliosa canzone ho pensato di creare una nuova rubrica che avrà il suo spazio ogni venerdì (o quasi) e si chiamerà appunto Friday I'm in l❤ve
Ho creato questo nuovo angolo letterario con l'idea di condividere con voi un po' d'amore. Mi spiego meglio: ogni settimana sceglierò un libro che mi ha particolarmente colpito e ne pubblicherò un piccolo estratto, ma non un brano qualsiasi, bensì un brano d'Amore, di quello con la A maiuscola. 
Per iniziare ho pensato subito a "Il maestro e Margherita" e a questo passaggio che mi fece  battere il cuore.


Il maestro racconta il suo primo incontro con Margherita, racconta di come fu amore a prima vista:

"Lei aveva in mano un mazzo di disgustosi, inquietanti fiori gialli. Sa il diavolo come si chiamano ma sono i primi a comparire a Mosca. E i fiori spiccavano violentemente sul suo soprabito nero. Aveva dei fiori gialli! Brutto colore. Sbucò da via Tverskaja in un vicolo e qui si voltò. Lei conosce via Tverskaja? Ci passano migliaia di persone, ma io le assicuro che lei vide me solo e mi guardava non si può dire inquieta ma addirittura in modo morboso. E lei mi colpì non tanto per la sua bellezza, quanto per il senso di solitudine insolito, mai visto, che c'era nei suoi occhi. Obbedendo a quel segnale giallo, svoltai anch'io nel vicolo e la seguii. Camminavamo per la viuzza monotona, tutta curve, l'una da una parte, l'altro dall'altra, in silenzio. Non c'era anima viva. Io soffrivo perché mi pareva che fosse indispensabile parlare e stavo in pena perché se non dicevo niente, lei se ne sarebbe andata e io non l'avrei più rivista. E, si figuri, fu lei che cominciò d'un tratto a parlare.
-Le piacciono i fiori? -
Ricordo chiaramente il tono della sua voce, abbastanza profonda ma a scatti e, per quanto sia stupido, mi sembrava che l'eco urtasse nella viuzza e riecheggiasse dalla sporca parete ingiallita. Passai rapidamente dalla sua parte e avvicinandomi a le risposi: - No -
Mi guardò stupita, e d'un tratto compresi, e fu una cosa del tutto inaspettata, che per tutta la vita avevo amato proprio lei."

(Da "Il maestro e Margherita" di Michail Bulgakov)



giovedì 24 novembre 2011

Prossimamente al cinema: Il giorno in più

Il 2 dicembre uscirà nelle sale italiane il film Il giorno in più tratto dall'omonimo romanzo di Fabio Volo. 

Il protagonista del film, interpretato dallo stesso Volo, è Giacomo Bonetti: bravo nel lavoro e con le donne, Bonetti è abilissimo soprattutto nell'evitare accuratamente qualsivoglia impegno sentimentale. Ma la sua vita è destinata a cambiare grazie al fortuito incontro con una ragazza, su tram, che ben presto diventa per lui una vera e propria ossessione. Finalmente riesce a parlarle e a passare una serata con lei, una serata durante la quale scoprirà che la ragazza è in procinto di partire per New York, per non tornare mai più. E adesso? Giacomo è a un bivio, partire o restare? Restare eternamente un ragazzino o crescere e lasciarsi andare?

Insieme a Volo nel cast spiccano Isabella Ragonese, Stefania Sandrelli, Luciana Littizzetto e Pietro Ragusa.


Il romanzo è uscito nel 2007 vendendo oltre un milione di copie e restando a lungo nella classifica dei libri più venduti.

EDITORE: Mondadori
PREZZO: 13,00 €
CODICE ISBN: 978-88-04-58213-7

mercoledì 23 novembre 2011

Harry Potter e la camera dei segreti


Titolo: Harry Potter e la camera dei segreti
Autrice: J.K. Rowling
Titolo originale: Harry Potter and the chamber of secrets
Traduzione: Serena Daniele
Editore: Salani
Pagine: 307
Prezzo: 13,00 €
Formato: brossura
Anno 1ª edizione originale: 1998
Anno 1ª edizione italiana: 1999
Genere: fantasy, narrativa per ragazzi
Codice ISBN: 978-88-8451-611-4

Trama: Harry Potter è ormai celebre: durante il primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha sconfitto il terribile Voldemort, vendicando la morte dei suoi genitori e coprendosi di gloria. Ma una spaventosa minaccia incombe sulla scuola: un incantesimo che colpisce i compagni di Harry uno dopo l’altro, e che sembra legato a un antico mistero racchiuso nella tenebrosa Camera dei Segreti.
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Come sapete, sono arrivata all'Harry Potter cartaceo solo lo scorso anno (che vergogna, lo ammetto) dopo averne rimandato la lettura troppe volte. Del primo capitolo della saga mi sono innamorata subito e quando ho iniziato la lettura della camera dei segreti speravo di non rimanerne delusa perché leggere un libro dopo aver visto la sua trasposizione cinematografica almeno 10 volte può essere pericoloso, sai già cosa aspettarti, più o meno, e il rischio di annoiarsi è alto. Invece, anche questa volta ho terminato la lettura entusiasta e soddisfatta. Come può essere possibile che una quasi trentenne (sigh!) ami così tanto una serie nata appositamente per i bambini? Perché, almeno credo, Harry Potter è tante cose, non solo in romanzo per ragazzi: innanzi tutto c'è una trama avvincente, che ti coinvolge da subito, ci sono personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi e poi c'è quell'atmosfera magica che ti cattura sin dalle prime pagine, un'atmosfera che ti fa volare con la fantasia. In questo secondo libro della Rowling Harry è ormai prossimo ad iniziare il suo secondo anno alla scuola di magia di Hogwarts. Le vacanze estive sono state terribili per colpa dei Dursley e la mancata corrispondenza con gli amici Ron e Hermione non ha fatto altro che aggravare la nostalgia di Harry. E ancor primo di arrivare alla scuola, Potter capisce che questo sarà un altro anno estremamente movimentato: sembra infatti che tutto trami contro di lui, che ci sia una forza magica che fa di tutto per tenerlo lontano dal castello. Per Harry sarà un anno molto difficile, in bilico tra dubbi e accuse di essere l'erede di Serpeverde. Ancora più forte del precedente romanzo sarà l'importanza che avranno le scelte attuate dai protagonisti. Come già detto nella recensione di Harry Potter e la pietra filosofale, uno degli aspetti che maggiormente ho amato di questa saga è il rilievo dato dall'autrice al concetto di scelta: Harry sceglie con convinzione di stare dalla parte dei buoni, così come altri scelgono scientemente il male, l'oscurità. Ogni presa di posizione non è frutto del caso, come spesso capita nei libri per bambini: i buoni non sono tali solo perché sono nati così, ma perché hanno scelto quella strada. Ecco, trovo che questa sia una prospettiva fondamentale per i ragazzi, un fattore importantissimo: perché dai libri si può imparare tanto.
Voto: 8,5 

Citazione: "Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità."

Colonna sonora: Boys don't cry dei Vitamin String Quartet (tributo ai Cure)
Consigliato a: agli adulti, per tornare un po' bambini e riscoprire un po' della magia che c'è intorno a noi

Buona Lettura!

lunedì 21 novembre 2011

Dalla libreria al cinema: BAR SPORT

Dati tecnici
Titolo: Bar Sport
Nazione: Italia
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 93 minuti
Regia: Massimo Martelli
Cast: Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Giuseppe Battiston, Antonio Cornacchione, Lunetta Savino, Antonio Catania, Bob Messini, Benedetta Taiana, Teo Teocoli, Claudio Amendola
Produzione: Aurora Film, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution

Trama: in un paesino della provincia di Bologna viene inaugurato il Bar Sport. Il Bar Sport non è come gli altri bar, è un punto di riferimento per la comunità, un luogo di incontro delle varie anime della città. Nel Bar Sport potrete infatti trovare il "tennico" ovvero l'esperto di qualsiasi cosa; c'è il nonno da bar, il cinno, ci sono le due vecchiette sedute sempre nello stesso angolo a spettegolare. Ci sono le sfide a biliardo contro gli acerrimi rivali del bar Moka, le trasferte per seguire le partite del Bologna. Il Bar Sport è una grande famiglia, rumorosa, chiassosa, che non ti abbandona mai.

Giudizio personale: Portare sul grande schermo il meraviglioso romanzo di Stefano Benni era sicuramente un'impresa ardua. Bar Sport è un libro surreale, al limite del paradosso, ed estremamente divertente: insomma un'opera da maneggiare con cura. Ho atteso questo film con trepidazione, tanto ho amato il libro, e quando sono finalmente andata a vederlo ero pronta al disastro: avevo infatti letto critiche taglienti che in pratica avevano demolito le mie aspettative. Forse proprio perché mi aspettavo il peggio, il film alla fine non mi è dispiaciuto affatto. Intendiamoci, non è un capolavoro e non è nemmeno uno di quei film che ti fa uscire dalla sala soddisfatto, però è stata una visione piacevole e divertente. La pellicola di Martelli, così come il libro di Benni, non ha un vero e proprio filo logico, ma è fatta di episodi, fotografie che caratterizzano il bar sport. Questo fedeltà al libro nella struttura temo abbia reso il film non sempre lineare e scorrevole, ragion per cui se non avete letto il libro e vi aspettate una storia vera e propria (con una fine e un inizio ben precisi) rimarrete delusi. Un'altra pecca la si può riscontrare nel cast: gli attori, soprattutto i più famosi, non apportano nulla di nuovo ai personaggi che interpretano. Bisio fa quello che fa sempre (simpatico certo, ma un po' scontato), Teocoli ha il ruolo del playboy da bar in linea col Teocoli che tutti conosciamo, Battiston è poco incisivo. Insomma mancano di carisma e sono tutti un po' prevedibili. Molto simpatiche invece le vecchine interpretate da Angela Finocchiaro e Lunetta Savino e formidabili il nonno del bar e il cinno. 
Nel complesso il film è carino, ha quel pizzico di vena nostalgica che ha me piace molto ed è abbastanza fedele al libro, in alcuni punti forse troppo.

Voto:
Film: 6,5
Adattamento: 6,5


mercoledì 16 novembre 2011

Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen


Titolo: Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen
Autore: Gianluca Morozzi
Editore: Castelvecchi
Collana: Le Torpedini
Pagine: 250
Prezzo: 16,00 €
Formato: brossura
Anno 1ª edizione: 2011
Genere: Narrativa italiana
Codice ISBN: 978-88-7615-450-8

Trama: Dopo essere stato lasciato da una bellissima fidanzata simpaticamente nota con il soprannome di "Stregatto", Lajos porta avanti una vita tranquilla e abitudinaria: lavora in un negozio di fumetti, esce con i soliti tre amici e si gode i proventi di una vincita inaspettata. Ma il giorno di Natale viene sconvolto da un'incredibile rivelazione: la madre gli confida che tanti anni prima ha avuto una breve relazione nientemeno che con... Bob Dylan, e che lui è il frutto di quell'incontro fugace. Pur avendo giurato di non parlarne mai con nessuno, da quel momento in poi Lajos stravolge completamente la sua esistenza: fonda una band dylaniana, studia allo specchio le proprie somiglianze con il fratellastro Jakob Dylan e, quando esce con qualcuno, finisce sempre per litigare quando l'argomento in questione riguarda le conversioni religiose del famosissimo cantautore. Ma cosa succederà quando Lajos avrà a che fare con una ragazza che possiede solo qualche cd di Madonna e un paio di dischi dei Queen? I colpi di scena sono dietro l'angolo, in un romanzo che riflette sulla fama "galattica" (è davvero il caso di dirlo!) di un artista assolutamente magico: un'avventura di trascinante passione che l'inventiva morozziana dedica alla musica di Bob Dylan e a tutti i suoi fan.

Giudizio personale: Come spesso mi capita ultimamente, mi sono imbattuta in questo romanzo per puro caso: girovagavo senza meta in libreria e sono subito stata attratta da questo titolo, perché effettivamente come si può spiegare Bob Dylan a una fan di Madonna? E questi miei incontri casuali con libri di certo poco pubblicizzati si stanno rivelando sempre più positivi. Questo romanzo mi è piaciuto e mi ha regalato non poche risate. Innanzi tutto il protagonista non poteva non incontrare la mia simpatia in virtù del fatto che il suo soprannome è Lajos, come Lajos Détári calciatore ungherese che ha militato nel Bologna nei primissimi anni '90 (io ero una bambina ma me lo ricordo molto bene); è, neanche a dirlo, un tifoso del Bologna e possiede una cultura musicale invidiabile. Una cultura musicale molto vasta ma all'interno della quale, su tutti, spicca Bob Dylan di cui conosce ogni singolo particolare. E Bob Dylan sarà anche la sua rovina: un giorno, infatti, Lajos scopre dalla madre di essere il figlio illegittimo dell'autore di Mr. Tambourine Man. Questa rivelazione sconvolge la vita del nostro protagonista, rendendolo ancora più maniacale nei confronti del suo idolo, nonché padre. Così, tra le disavventure societarie del Bologna calcio e infinite dissertazioni dylaniane, Lajos ci racconta la sua vita da scrittore alle prese con un nuovo romanzo, ma soprattutto impegnato in rocambolesche avventure amorose. Sarebbe forse meglio dire disavventure, perché a Lajos capiterà davvero di tutto, quasi a farlo sembrare sul set di una sit-com. 
Questo romanzo è veramente divertente anche se, devo ammettere, tutto questo bombardamento dylaniano può stancare il lettore. Lo stile leggero e ironico di Morozzi però fa presa e ci regala momenti veramente esilaranti. Lo ammetto, forse non sono molto obiettiva: l'ambientazione bolognese e i continui riferimenti calcistici mi avevano conquistata già a pagina 18, però credo sia davvero una buonissima lettura, soprattutto se siete appassionati di buona musica.
Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen è una sorta di seguito del romanzo L'era del porco pubblicato da Guanda nel 2005, che io non ho ancora letto (shame on me).
Voto: 8


Colonna sonora: Mr. Tambourine Man di Bob Dylan (ovviamente)
Consigliato a: agli amanti della musica, a chi cerca una lettura gradevole e divertente
Istruzioni per l'uso: astenersi detrattori di Bob Dylan, perché in questo romanzo di Bob Dylan ce n'è veramente tanto


Buona Lettura!

sabato 12 novembre 2011

Bar Sport


Titolo: Bar Sport
Autore: Stefano Benni
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale Economica
Pagine: 129
Prezzo: 7,00 €
Formato: brossura
Anno 1ª edizione: 1976 (Mondadori)
Genere: Narrativa italiana
Codice ISBN: 978-88-07-81434-1


Trama: Ci sono bar e bar ma il Bar Sport è qualcosa di più. Lo sa bene Stefano Benni che alla fatidica insegna, alta come una bandiera nell'immaginario nazionale, ha dedicato un libro diventato ormai un classico dell'umorismo. Seguendo il ritmo infallibile dell'apertura e della chiusura, dei campionati di calcio e, perché no?, delle stagioni, Benni ha scritto la sua commedia umana, il suo catalogo di "eroi" ormai coronati dalla stralunata aureola del mito: lo sparaballe e il professore, il 'tennico' e il carabiniere, il ragioniere innamorato e la cassiera dalle grandi poppe, il leggendario calciatore dal tiro portentoso e il lavapiatti che sogna di diventare cameriere. Sullo sfondo un interno di mite squallore, dove fanno scena il flipper, il telefono a gettoni e la proverbiale Luisona, la brioche condannata a un'esposizione perenne in perenne attesa del suo consumatore. E' una brigata di irresistibili compagni di ventura quella che ci viene incontro a chiedere spazio nella memoria, nell'immaginazione.
(dalla quarta di copertina)

Giudizio personale: Lessi Bar Sport per la prima volta parecchi anni fa, direi a metà degli anni '90. Ero una ragazzina da poco entrata nel tunnel senza uscita del calcio, una malattia ormai diventata cronica. Proprio durante quei primi anni con l'abbonamento al Bologna in tasca in collega di mia madre mi disse "Non puoi non leggere questo libro" piazzandomi in mano un libricino in pessime condizioni. Lo divorai. Esattamente come ho fatto nei giorni scorsi, giusto per prepararmi all'imminente visione dell'omonimo film attualmente al cinema. Bar Sport  è un libro surreale e divertente suddiviso in brevi "racconti" corrispondenti alle varie attrazioni di ogni bar sport. Si passa dal tuttofare (o come si dice a Bologna il "ciappinaro") al playboy da bar, dal tecnico al bimbo col gelato, passando per un meraviglioso capitolo con dissertazioni filosofiche fra Schopenhauer e Hobbes su cosa sia un ubriaco. E alla fine il calcio è solo un elemento marginale, una cornice perfetta per una fotografia ironica e paradossale degli anni '70. Inutile dire che essere di Bologna aiuta ad amare ancor di più questo libro, così come aiuta avere un nonno che per 10 anni, fino al 1979, ha gestito un bar in via Saragozza, esattamente accanto allo stadio Dall'Ara. E allora durante la lettura mi tornavano in mente mille racconti fatti da miei genitori, dai nonni e da tutti i parenti che in quel bar hanno lavorato: le partite senza fine al biliardo, le discussioni su Beppe Savoldi, memorabili giocate a briscola e il bandierone rossoblù rubato dai tifosi fiorentini prima di un Bologna - Fiorentina. Sono cresciuta con questi racconti (quando hanno venduto il bar non ero ancora nata) e leggere questo libro è stato un po' come tornare indietro nel tempo. Anche perché quei bar sport non ci sono più, non ci sono più quelle atmosfere scanzonate soppiantate da aperitivi all'ultima moda o dal tristissimo suono dei video-poker. 
Questo libro è una chicca, anche se capisco che possa lasciare un po' perplessi, ma vale la pena leggerlo, se non altro per lasciare libera la memoria, lasciarla vagare nel tempo e nello spazio fino al bar sport che tutti, almeno una volta nella vita, hanno frequentato: sentirete allora il rumore del flipper, quello dei gettoni ingurgitati dal telefono all'angolo, il suono di un juke box e sicuramente un'accesa discussione sulla giocata della carta sbagliata.
Voto: 9


Citazione: "La briscola. Gioco molto semplice. L'avversario sbatte sul tavolo una carta, e voi dovete sbatterla più forte. I buoni giocatori rompono dai quindici ai venti tavoli a partita. È opportuno, prima di sbattere la carta sul tavolo, inumidirla con un po' di saliva. Le carte prendono così la caratteristica forma a cartoccio, e la durezza di una sasso."


Colonna sonora: Celebration dei Kool & the Gang
Consigliato a: ai nostalgici e a chi ha voglia di farsi due risate con leggerezza


Buona Lettura! 

martedì 8 novembre 2011

Teaser Tuesday n°8

Ritorna questa settimana l'appuntamento con la rubrica Teaser Tuesday, ideata da MizB del blog Should be Reading, perfetta per solleticare le vostre curiosità letterarie.


Come sempre le regole sono molto semplici:

  • Prendete il libro che state leggendo
  • Apritelo a una pagina a caso
  • Riportate sul vostro blog un breve passo tratto da quella pagina
  • Ricordate di scrivere il titolo e l'autore di suddetto libro, in modo tale che chi ne sia rimasto colpito possa reperirlo facilmente
  • Attenzione a non pubblicare spoiler!

Il teaser di oggi:

"Ma per capire la storia dello Stregatto, il mio trasloco in via Paradiso, e, soprattutto, le vicende successive con donne musicalmente ignoranti, grette, convinte che Come il giorno e Se la vedi dille ciao siano pezzi originali di De Gregori, se per caso conoscono a fondo De Gregori, che Like a Rolling Stone sia dei Rolling Stones, quelle che conoscono i Rolling Stones, che Along the Watchtower sia di Hendrix, quelle che conoscono Hendrix, o che sia degli U2, quelle che conoscono gli U2, oppure, l'errore degli errori, che Knockin' on Heaven's Door sia dei Guns N' Roses - un po' tutte ci cadono - anche quelle che a malapena conoscono l'esistenza di Hendrix e dei Rolling Stones e che quelle due cover dylaniane di De Gregori mai le hanno sentite in vita loro, insomma, per capire i miei rapporti con le donne, senza risalire all'alba delle mie ex, di Laura, di Elettra, di Chiara, del mio breve e depresso rapporto con Carlotta la Biologica [...]"
(tratto da Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen di Gianluca Morozzi, pagina 36)

lunedì 7 novembre 2011

Licenziare i padreterni

 
Titolo: Licenziare i padreterni. L'Italia tradita dalla casta
Autori: Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo
Editore: Rizzoli
Collana: Saggi italiani
Pagine: 183
Prezzo: 9,00 €
Formato: brossura
Anno 1ª edizione: 2011
Genere: Saggistica, politica
Codice ISBN: 978-88-17-05402-7

Gli stipendi del Senato saliti di un altro 19% in 4 anni. I palazzi del Palazzo che sono diventati 52. La trincea in difesa dei doppi e tripli vitalizi. Gli aereiblu che volano come mai prima. Sforbiciatine agli affitti cresciuti di 41 volte dal 1983. I menù di lusso con le lamelle di spigola ancora a 3,34 euro. I bilanci "ritoccati" solo per fare bella figura. I rimborsi elettorali che hanno superato i 5 miliardi e mezzo. I Presidenti regionali che continuano a prendere come tre governatori USA. Autoblu a vita che aumentano senza freni. La Parentopoli che impazza. E DICEVANO D'AVERE TAGLIATO...

Il libro: I politici politicanti italiani, quelli che un liberale cristallino come Luigi Einaudi attaccò scrivendo che occorreva "licenziare i Padreterni", sono sordi. Non riescono a capire. Non riescono a vedere, chiusi nel loro fortilizio autoreferenziale, l'insofferenza montante dei cittadini di un Paese in affanno che vive, come dice Giorgio Napolitano, "un angoscioso presente". Sono così abituati ai privilegi, all'abuso del potere, all'impunità, da non rendersi conto che la loro sordità mette a rischio non solo il decoro e la credibilità delle istituzioni ma alla lunga il nostro bene più prezioso: la democrazia. Quattro anni dopo La Casta, gli autori che prima e più di tutti ne hanno denunciato gli sprechi, le ingordigie e le prepotenze smascherano punto per punto i tradimenti delle promesse di sobrietà. E l'inadeguatezza di una classe politica che, nonostante l'impegno e la generosità di tanti parlamentari e amministratori perbene e generosi, non riesce a essere davvero classe dirigente. E offre segnali di un distacco rischioso tra chi governa e chi è governato. Un'invettiva civile d'amore per l'Italia e per la politica migliore. Nella speranza di un riscatto.
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Non so da dove cominciare, lo ammetto. Recensire un libro come questo è piuttosto complicato, soprattutto volendo evitare di essere colti da improvviso attacco collerico per via dei temi trattati. Rizzo e Stella ripartono dal clamore generato in seguito all'uscita de "La Casta", il libro uscito nel 2007 nel quale veniva "denunciati" gli esorbitanti costi della politica italiana. Ci si aspetterebbe che qualcosa sia cambiato,che tutte le promesse fatte siano state mantenute. Non credo sia necessario specificare che non è stato così. E allora i due giornalisti del Corriere della Sera elencano, per l'ennesima volta e con un lavoro certosino, tutti gli sprechi e i privilegi che fanno della nostra politica una delle più costose al mondo. Prendendo come anno di riferimento il 1983 inizia un'impietosa enumerazione degli aumenti vertiginosi di stipendi, autoblu, benefici, vitalizi e chi più ne ha più ne metta: una sfilza di numeri da capogiro. Quando poi si arriva al confronto con gli altri paese il risultato è impietoso. E il problema, purtroppo, non è solo a livello nazionale, ma addirittura a livello locale è ancora più marcato: insomma è normale che il presidente della regione Sardegna guadagni oltre 40.000 euro in più del governatore della California, stato che peraltro produce il settimo PIL del mondo? Stipendi stratosferici, clientelismo ai massimi livelli, favori sempre ai soliti noti e la totale mancanza di vergogna, ma addirittura la faccia tosta di avanzare pretese sui diritti acquisiti. C'è un problema grave, cui però nessuno sembra voler porre rimedio. E in un momento di crisi così drammatico, con che faccia questi politici ci vengono a chiedere sacrifici? Questo è il punto focale di tutto il libro. Rizzo e Stella non fanno anti-politica, ma anzi chiedono che la politica sia dia delle regole e dia l'esempio; chiedono che i politici siano disposti a tagliare laddove è possibile per dare un'altra possibilità a questo paese. 
Queste 180 pagine si possono leggere tranquillamente in un paio di giorni, ma personalmente ho preferito diluire la lettura in un mesetto circa: sono troppo emotiva per leggere queste cose, poi mi prende la rabbia e l'intolleranza sale! Inoltre va aggiunto che la lettura può risultare a volte un po' pesante per via dei tantissimi riferimenti a numeri, percentuali e così via che rischiano di ubriacare il lettore. Lo stile di Rizzo e Stella però è perfetto, limpido e privo di qualsiasi filtro, diretto, vi farà rizzare i capelli.
Credo davvero che sia importante leggerlo, leggere altri libri come questo, tenersi informati: perché l'informazione è la nostra arma più grande.
Voto: 9

Colonna sonora: Cyrano di Francesco Guccini
Consigliato a: a tutti, per quanto mi riguarda dovrebbe diventare testo scolastico
Istruzioni per l'uso: da consumarsi preferibilmente dopo massiccia assunzione di camomilla per calmare l'ira funesta che tale lettura vi causerà

Buona Lettura!

mercoledì 2 novembre 2011

Scomparsa


Titolo: Scomparsa
Autore: Chevy Stevens
Titolo originale: Still Missing
Traduzione: Velia Februari
Editore: Fazi
Pagine: 361
Prezzo: 18,60 €
Formato: copertina rigida
Anno 1ª edizione originale: 2010
Anno 1ª edizione italiana: 2011
Genere: giallo, narrativa nord-americana
Codice ISBN: 978-88-6411-246-1


Trama: È una mattina d'estate qualunque per la giovane agente immobiliare Annie O'Sullivan. Quel giorno, le sue uniche preoccupazioni sono l'ennesima lite con la madre, l'open house da organizzare in una casa in vendita nel pomeriggio e la cena con Luke, il suo fidanzato. L'open house va per le lunghe, ma quando si presenta un potenziale acquirente dal sorriso gentile, Annie pensa che possa essere il suo giorno fortunato. Non è così. L'uomo le punta una pistola addosso e, dopo averla drogata, la chiude in un furgone. Al risveglio, Annie scopre di essere stata portata in una casa sperduta tra le montagne. Dove si trova? E chi è quell'uomo? Intrecciato con la storia dell'anno di prigionia che viene svelata durante gli incontri con la psichiatra - un secondo filo narrativo racconta l'incubo del ritorno dopo la liberazione: la lotta di Annie per ricomporre un'esistenza ormai spezzata, le ricerche della polizia per identificare il rapitore e il turbamento per la consapevolezza che questa esperienza, sebbene conclusa, è molto lontana dall'essere superata. Un thriller mozzafiato, una storia di paura e dolore, ma anche di sopravvivenza, della forza di raccontare e di esplorare i recessi più oscuri della psiche umana, dove la verità non sempre rende liberi.
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Romanzo d'esordio dell'autrice canadese Chevy Stevens, questo "Scomparsa" mi ha proprio sorpresa. La storia inizia una domenica d'agosto quando, al termine di una giornata di lavoro, Annie viene rapita da uno sconosciuto. Il "Pazzo", come lo chiama lei, la porta in una specie di casetta di montagna e lì la terrà segregata per lungo tempo. La peculiarità del romanzo è la sua suddivisione in 26 sedute di psicoterapia durante le quali Annie ripercorre i momenti salienti della sua prigionia, le violenze subite, la paura e il terrore costanti e la quotidiana lotta per sopravvivere. Per due terzi del libro la concentrazione massima è rivolta alle sensazioni provate dalla protagonista e ai suoi tentativi disperati di tornare ad una vita normale: il racconto del rapimento si alterna così ad accenni al passato di Annie e al resoconto della sua vita attuale. Questa parte del romanzo è quella che colpisce di più, per le emozioni e i sentimenti che approfondisce, e il lettore non può non rimanerne coinvolto. Annie tira fuori tutto quello che ha dentro, lo fa in maniera diretta e senza filtri e tu finisci col chiederti: "E io cosa avrei fatto al suo posto?" Lei si dimostra una donna forte, caparbia, capace di sopravvivere, seppur con mille difficoltà e conseguenze devastanti, ad una esperienza tanto traumatica da rovinarti per sempre la vita. I piccoli passi, gli sforzi giornalieri per riappropriarsi di ciò che ha perso, le arrabbiature e gli sfoghi con le persone che ama sono assolutamente realistici, tangibili quasi. Poi c'è la suspense, il mistero che avvolge l'uomo che l'ha presa: chi è? perché proprio lei? Cercando di dare una risposta a queste domande si arriva a un finale che vi farà trattenere il fiato fino all'ultima riga e a una conclusione non priva di sorprese.
Voto: 8


Citazione: "Ho fatto molte cose lassù in montagna, molte cose che non avrei voluto fare e molte cose di cui non mi sarei mai creduta capace. Ma quella volta? Quando mi chiedo come abbia fatto a diventare lo zombie che sono, come abbia potuto smarrirmi così, ripenso sempre a quel momento: il momento in cui misi da parte l'anima per fare posto alla ragione."


Colonna sonora: Broken dei Lifehouse
Consigliato a: questo romanzo è adatto sia agli amanti dei gialli, sia a chi predilige storie più intense. 


Buona Lettura!
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