sabato 30 aprile 2011

24° Salone del libro

Manca davvero poco all'inaugurazione del 24° Salone internazionale del libro, che si svolgerà a Torino dal 12 al 16 maggio. Il salone occuperà i padiglioni 1, 2 e 3 del Lingotto e l'Oval, avveniristico palazzo di 20.000 metri quadrati nato per ospitare le gare di pattinaggio alle Olimpiadi del 2006. All'Oval padrone di casa sarà il Bookstock Village un'area dedicata ai giovani lettori, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Grande spazio sarà riservato, neanche a dirlo, ai 150 anni dell'Unità d'Italia ai quali è dedicata la mostra 1861-2011, ideata da Rolando Picchioni e curata da Gian Arturo Ferrari: i libri che hanno fatto e diviso gli italiani divisi in cinque percorsi di visita; 150 Grandi Libri, i 15 superlibri, i 15 personaggi, gli Editori, i Fenomeni Editoriali.
Tema principale dell'intera kermesse sarà la memoria come seme del futuro.

Vi segnalo alcuni dei tantissimi incontri in calendario:

  • 12 maggio ore 12.30 Italia 150: In viaggio con le fiabe italiane di Italo Calvino - Bookstock Village
  • 12 maggio ore 18.30 L'ultimo Tolstoj - Paese ospite: la Russia
  • 13 maggio ore 10.30 Dalla Storia alle storie Incontro con Alessandro Barbero e Valerio Massimo Manfredi - Memoria rivisitata
  • 13 maggio ore 18.00 Caterpillar trasmissione in diretta su Radio2 con Massimo Cirri e Filippo Solibello - Bookstock Village
  • 14 maggio ore 11.30 La parole del futuro Incontro con Fabio Geda - Bookstock Village
  • 14 maggio ore 15.00 Scuola e cultura: togliamo il disturbo? Incontro con Paola Mastrocola - Futuro prossimo
  • 14 maggio ore 16.30 Io manifesto per la libertà 50 anni per i diritti umani Incontro con Pat Carra, Francesca Comencini, Mario Desiati, Tiziana Ferrario, Dacia Maraini, Valentina Maran, Igiaba Scego, Alexian, Santino Spinelli, Filippo Timi - Bookstock Village
  • 15 maggio ore 17.00 La felicità della democrazia Gustavo Zagrebelsky incontra Ezio Mauro - Futuro prossimo
  • 14 maggio ore 21.00 Le parole del futuro Incontro/reading con Stefano Benni - Bookstock Village
  • 16 maggio ore 10.30 Le parole del futuro Incontro con Nicola Gratteri e Antonio Nicaso - Bookstock Village
  • 16 maggio ore 11.00 Fratelli d'Italia La storia di Ippolito Nievo raccontata da Paolo Ruffilli - Memoria rivisitata
Questo è solo un piccolissimo estratto del calendario della fiera, che potrete trovare integralmente QUI.

E voi? Pensate di andarci?


venerdì 29 aprile 2011

La biblioteca delle donne

LA BIBLIOTECA DELLE DONNE
di Erin Blakemore


"I libri ci nutrono durante un divorzio, in caso di licenziamento o quando tronchiamo un rapporto ingiusto, mentre tiriamo su figlie testarde e quando pretendiamo ciò che ci è dovuto. Ci danno conforto quando ci sentiamo malinconiche perché contengono parole di cui abbiamo disperato bisogno."

Il libro: Partendo dalle eroine letterarie della sua infanzia, Erin Blakemore traccia una sorta di "manuale di sopravvivenza" per giovani donne che possono trovare conforto e aiuto fra le pagine di grandi classici della letteratura femminile, dalle Piccole Donne di Louisa May Alcott alla Rossella O'Hara di Via col vento. 

Giudizio personale: Mi sono imbattuta in questo libro per puro caso, vagando distrattamente tra gli scaffali di una piccola libreria vicino casa. Subito sono stata attratta dal titolo e dalla copertina: autrice sconosciuta, editore mai sentito nominare, un salto nel buio insomma. Ora posso dire che mai acquisto fu più azzeccato. Il libro è suddiviso in dodici capitoli, ad ognuno dei quali corrisponde un romanzo e la sua relativa eroina: abbiamo ad esempio Lizzie Bennet, neanche a dirlo protagonista di Orgoglio e Pregiudizio di austeniana memoria, Scout Finch de Il buio oltre la siepe, oppure ancora Celie personaggio principale de Il colore viola. Ogni capitolo si concentra sulla caratteristica principale dell'eroina descritta, la compassione di Scout Finch, la fede di Janie Crawford, lo spirito battagliero di Rossella O'Hara, la costanza di Jane Eyre, e traccia un parallelo tra la vita dell'autrice del romanzo esaminato e la sua relativa protagonista. Già, perché se le nostre amatissime star letterarie hanno avuto vite difficili e tormentate, lo stesso si può dire delle autrice dalla cui penna sono nate. Scrittrici spesso nate in epoche in cui le donne vivevano con l'unica prospettiva di sposarsi bene, il cui talento non contava a meno che non si parlasse di cucito o disegno, e circondate da uomini che, non solo le trattavano come esseri inferiori, ma ne sfruttavano la forza e la tenacia, per cui il lieto fine per queste donne era solo un miraggio. La formula di questo libro è molto semplice: mettere in luce l'essenza di grandi classici della letteratura adattandoli alla modernità, e per fare questo la Blakemore ci racconta i suoi personalissimi legami con queste autrici e in quale momento della vita le sono state più di aiuto.
Una lettura estremamente piacevole, capace di farci ritrovare le eroine della nostra infanzia/adolescenza e scoprirne di nuove, perché in ognuna di noi c'è una donna eroica che ha solo bisogno di emergere.
Voto: 9

Citazione: "Mentre il tempo consuma le pagine dei libri di storia, scrittrici come Jane Austen e Zora Neale Hurston si muovono anche oltre la nostra conoscenza profonda. Tutto ciò che rimane di queste donne è ciò che loro hanno scelto, hanno osato, lasciarci. In un certo senso, ci hanno caricato di un fardello straordinario: portare le nostre esperienze di vita e la nostra interpretazione nella lettura delle loro vite, delle loro eroine, e mantenere viva l'eredità che ci hanno lasciato molto oltre la loro morte. A me sembra che la grandezza di queste autrici non sia semplicemente nei libri che hanno scritto, ma nelle vite che hanno avuto, e che in un modo o nell'altro riescono ad azzerare le distanze di continenti e secoli."

Titolo originale: The Eroine's Bookshelf

Traduzione: Elisabetta Stefanini

Edizione: ORME

Collana: Il naso

Pagine: 190

Prezzo: 16,50 €

Anno: 2010

Codice ISBN: 978-88-88774-72-5


martedì 26 aprile 2011

Dalla libreria al cinema: IL MIGLIO VERDE

Dati Tecnici:
Titolo originale: The green mile
Nazione: U.S.A.
Anno di produzione: 1999
Genere: Drammatico
Durata: 2 ore e 48 minuti
Regia: Frank Darabont
Cast: Tom Hanks, Michael Duncan, David Morse, Bonnie Hunt, James Cromwell, Michael Jeter, Graham Greene, Doug Hutchison, Sam Rockwell, Barry Pepper, Jeffrey DeMunn, Patricia Clarkson, Harry Dean Stanton, Dabbs Greer, Eve Brent, Gary Sinise
Produzione: Warner Bros., Castle Rock, Darkwoods Productions
Distribuzione: Uip

La storia si svolge nel penitenziario di Cold Mountain, profondo sud degli Stati Uniti, nel 1935. È un periodo storico difficile e tormentato se sei un uomo di colore, caratteristica che spesso basta da sola a etichettarti come delinquente, se a questo si aggiunge una stazza da energumeno e scarse capacità intellettive il gioco è fatto: è il caso di John Coffey, nuovo detenuto condannato alla sedia elettrica, accusato di un delitto atroce. Le prove sono schiaccianti e lui sembra aver accettato la condanna. Eppure Paul Edgecombe, responsabile del braccio della morte, non è convinto, qualcosa gli sfugge: Coffey è davvero il mostro che tutti descrivono?
Tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, Il Miglio Verde è decisamente uno di quei film che non può non colpire ed emozionare. La prima volta in cui lo vidi non ne rimasi entusiasta: andai al cinema il giorno dopo aver finito il romanzo (uno dei miei preferiti) ed era ancora così forte l'emozione che mi aveva suscitato, così intenso il ricordo, che trovai la sua trasposizione cinematografica assai deludente. Rivederlo dopo un ragionevole lasso di tempo mi ha fatto ricredere. Il film è tutto sommato abbastanza fedele al libro, con qualche omissione e pochissimi (cosa molto rara) stravolgimenti, e oggi penso che sia uno dei migliori adattamenti cinematografici che abbia visto. Tom Hanks è ottimo nella parte di Paul Edgcombe e Michael Duncan interpreta John Coffey alla perfezione, credo non avrebbero potuto scegliere un attore migliore: Duncan è riuscito a dare forma ad un personaggio difficile, in cui l'aspetto da "cattivo" si intreccia ad un'indole buona. Il film rende bene l'idea di ansia e difficoltà costante che regna nel "miglio" e nel finale il senso di impotenza cresce a dismisura, fino ad una conclusione piena di lacrime a non finire. Se avete amato questo film dovete assoltuamente leggere il libro, nel quale King crea un piccolo capolavoro.

Voto:
Film: 9
Adattamento: 7,5          

sabato 23 aprile 2011

Auguri

A tutti voi un sincero augurio per una felice e serena Pasqua, ricca di gioia e di letture entusiasmanti! 
Con affetto

Nicky

immagine da Glitter-graphics

venerdì 22 aprile 2011

Se solo fosse vero

SE SOLO FOSSE VERO
di Marc Levy


La storia d'amore che ha fatto sognare tutto il mondo.

Trama: Lei: Laureen, trentenne, medico presso il San Francisco Memorial Hospital. Lui: Arthur, trentenne, architetto affascinante e appassionato. Il loro primo incontro è qualcosa di assolutamente unico, perché Laureen è un fantasma, o comunque qualcosa che gli assomiglia molto. In coma da diversi mesi, il suo "spirito" vive al di fuori del suo corpo immobile in un letto d'ospedale, e in quello che fu il suo appartamento fa la conoscenza di Arthur, il nuovo inquilino. Una volta appurato di non essere improvvisamente impazzito, Arthur prenderà a cuore la storia di Laureen e fra loro nascerà un legame molto profondo. Ma come può esserci amore tra un uomo e un fantasma?

Giudizio personale: Premetto subito di non essere un'amante dei romanzi d'amore, di quelle storie assurde i cui protagonisti maschili sono assolutamente inverosimili, al limite della fantascienza (perché onestamente di uomini così non ne fanno più, hanno buttato lo stampino) o in cui ci si trova davanti situazioni smielate prossime a provocare un attacco diabetico. Questo libro fortunatamente non è così. Perdonate la digressione, e veniamo subito a questo romanzo che ho trovato veramente delizioso ed emozionante seppur assolutamente irreale. La storia ha un inizio molto divertente ed ironico, perché quando Arthur e Laureen si incontrano la prima volta è tutto in bilico fra pazzia e realtà: lui, convinto di trovarsi vittima di uno scherzo del suo socio in affari, cerca dapprima di liberarsi della presenza di Laureen, poi la crede una pazza fuggita da un manicomio, e tutto questo ci viene raccontato in maniera sublime; io ho avuto grosse difficoltà a trattenere svariati sorrisi, anche perché ho letto il libro in treno e gli altri passeggeri mi lanciavano occhiatacce perplesse, ma tant'è. Il romanzo poi prende una piega decisamente toccante, il legame fra i protagonisti cresce pagina dopo pagina, e nel lettore nasce un sentimento d'impotenza davanti ad una storia che sappiamo non avere futuro. Arthur è il solo a vedere Laureen, il solo a poter interagire con lei, toccarla, sentirla, e quando sua madre pare decisa a praticarle l'eutanasia sembra davvero finita per loro. I personaggi sono caratterizzati molto bene, soprattutto Arthur, del quale sembra impossibile non innamorarsi! A fare da sfondo a questa storia magica c'è una San Francisco descritta magnificamente da Levy, che ci incanterà con i suoi luoghi suggestivi e romantici. Una lettura veramente piacevole e commovente, da cui è stato tratto anche l'omonimo film con Reese Witherspoon e Mark Ruffalo.
Voto: 8 

Citazione: "Una parte dell’arte di vivere dipende dalla capacità di combattere la nostra impotenza. Naturalmente è difficile perché l’impotenza genera la paura. Distrugge le nostre reazioni, l’intelligenza, il buon senso, e apre la porta alla debolezza. Conoscerai la paura e dovrai combatterla, ma non rimpiazzarla con delle esitazioni troppo lunghe. Rifletti, decidi e agisci! Non avere dubbi, perché l’incapacità di fare le proprie scelte genera un male di vivere. Ogni problema può diventare un gioco, e ogni decisione presa potrà aiutarti a capire e a conoscere meglio te stesso."

Titolo originale: Et si c'était vrai...

Traduzione: Benedetta Pagni Frette

Edizione: TEA

Collana: I grandi TEA

Pagine: 213

Prezzo: 6,00 €

Anno: 2000

Codice ISBN: 978-88-502-1727-4

mercoledì 20 aprile 2011

L'allieva

L'ALLIEVA
di Alessia Gazzola



È giovane. È brava.
Non regge bene le autopsie.
Ma ha tutta la morte davanti.

Trama: Alice Allevi è una giovane specializzanda al secondo anno presso l'Istituto di medicina legale di Roma. Ama profondamente il suo lavoro, ma la sua sbadataggine la mette spesso nei guai e rende impossibile per i suoi docenti aver buone opinioni sul suo operato. Durante un sopralluogo all'apparenza come tanti altri, Alice si accorge di conoscere la vittima: una conoscenza superficiale e fugace, ma tanto basta a coinvolgerla emotivamente come mai le era accaduto prima. Per riuscire a partecipare alle indagini dovrà dimostrare a tutti, e soprattutto a se stessa, quanto vale.

Giudizio personale: La fascetta che accompagna questo romanzo cita testualmente: "Ha studiato da Kay Scarpetta." e questo è bastato per farmi acquistare il libro senza pensarci due volte, vista la mia passione smisurata per l'anatomopatologa partorita dalla fantasia di Patricia Cornwell. Iniziando la lettura però ero un po' timorosa di trovarmi tra le mani l'ennesimo giallo italiano di scarsa qualità che fa il verso ai Thriller americani perché si sa, spesso le fascette promozionali sono fuorvianti. Invece posso dirmi assolutamente soddisfatta: è stata una lettura piacevole e a tratti molto divertente. La protagonista è una vera pasticciona, quella che, usando un gergo da serial TV statunitensi, potremmo definire Loser, perdente. Combina danni ad ogni movimento e questo la rende poco credibile agli occhi dei superiori, nonostante sia dotata di grandi capacità intuitive e abbia una passione smisurata per il suo lavoro. La sua vita così sottosopra e in balia della sua distrazione cronica e lo stile narrativo dell'autrice, frizzante ed ironico, ricordano vagamente Sophie Kinsella e il suo personaggio più famoso, Rebecca Bloomwood. Come Rebecca, Alice non riesce a stare lontana da guai ritrovandosi in situazioni al limite del comico e del paradossale, riuscendo persino a perdere un cadavere. Il suo maggior difetto però è la totale mancanza di autostima: lei è brava ma, come dice Arthur, non si sa vendere, non sa imporre il suo valore. Le indagini in cui è coinvolta poi, riguardano un giallo tipicamente italiano e molto attuale, cosa che rende il romanzo più vicino a noi di quanto non possa esserlo un best seller anglosassone. Il giallo e l'aspetto più chick-lit del romanzo si intrecciano alla perfezione, rendendo la lettura veloce e spassosa. Tuttavia, nel seconda parte del libro, la trama vira un po' troppo sugli aspetti più rosa lasciando in secondo piano quello che dovrebbe essere il tema principale, ovvero il giallo da risolvere. Nel romanzo sono anche presenti citazioni di marchi famosi, cosa sempre più diffusa anche nei libri italiani e che non amo particolarmente.
Nel complesso un buon esordio, che ha tutte le premesse per essere il primo romanzo di una lunga serie.
Voto: 8

Citazione: "Pertanto, irrisa da colleghi che giocano al Dr House ed esclusa da quelli che si sentono protagonisti di un romanzo della Cornwell, non posso che considerarmi un'appendice vermiforme della Medicina legale."

Edizione: Longanesi

Collana: Nuova Gaja Scienza

Pagine: 369

Prezzo: 18,60 €

Anno: 2011

Codice ISBN: 978-88-304-2997-0


lunedì 18 aprile 2011

Versatile Award


Un immenso e infinito grazie di cuore ad Alessia e Irene, del bellissimo blog Cipria e Merletti, che mi hanno gentilmente donato questo award!!! Che dire, sono senza parole per tutti i riconoscimenti che state riservando per questo blog!!!!! Perciò grazie ancora a tutti coloro che passano di qui, e rendono sempre più piacevole ed entusiasmante questa mia avventura sul web!


Ho deciso di girare questo premio ai seguenti blog:

Ancora grazie mille ad Alessia e Irene, e come sempre

Buona Lettura!

giovedì 14 aprile 2011

Marina

MARINA
di Carlos Ruiz Zafón


Trama: Barcellona, fine anni settanta. Il protagonista della nostra storia è il giovane Oscar Drai, che trascorre la propria vita in un collegio del quartiere Sarriá. Come tutti i quindicenni, Oscar è sempre in cerca d'avventura, non foss'altro per sfuggire alla noia del suo convitto. Durante una delle sue escursioni si imbatte in una musica d'altri tempi che, come fosse un incantesimo, lo guida verso il luogo dal quale provengono le note. Incuriosito dalla maestosa e cupa villa che gli si para davanti, Oscar non resiste alla tentazione e, seppur intimorito, entra. Ammaliato dalla melodia e dall'atmosfera che si respira in quella casa, senza nemmeno rendersene conto, trafuga un vecchio orologio trovato su un tavolo. Oppresso dai sensi di colpa tornerà pochi giorni dopo per restituire la refurtiva, e proprio durante la sua seconda visita alla villa, la sua vita cambierà per sempre, nel momento stesso in cui i suoi occhi si incroceranno con quelli di Marina.

Giudizio personale: Ho iniziato questo libro insieme ai ragazzi del Gruppo di Lettura del canale Visibilibri. Ho cercato di rispettare le varie tappe, mi sono imposta di farcela e, per breve tempo è stato così... Poi questo straordinario romanzo mi ha talmente coinvolta che proprio non ce l'ho fatta. Lo so, è un mio limite, non sono brava nei lavori in gruppo, non riesco a rispettare i tempi delle altre persone e finisco sempre per fare di testa mia. Questa volta però ho un attenuante: è stato letteralmente impossibile staccarsi da quest'opera meravigliosa. Quando ho intrapreso la lettura non avevo la più pallida idea del tipo di romanzo che custodivo tra le mani, pensavo ad una storia d'amore e amicizia: in Marina c'è molto di più! Innanzi tutto c'è avventura, mistero e un giallo da risolvere. Un giallo che non ti aspetti, che mette i brividi. La parte centrale del romanzo è così intensa che mette quasi paura, complice una storia assolutamente originale e un ritmo serrato che lasciano senza fiato. Il vero protagonista però, è il sentimento che lega Oscar e Marina, un sentimento forte e intenso capace di emozionare e farvi commuovere. Dal loro primo incontro assistiamo a un crescendo di trepidazioni e turbamenti, senza che sia mai chiaro del tutto cosa ci sia tra i protagonisti fino ad un finale che definirei perfetto. La trama poi si evolve in un intreccio continuo di storie lontane nel tempo eppure profondamente ancorate al presente, tanto da aver segnato in maniera profonda ognuna delle persone che le vedeva protagoniste. Il tutto avviene sullo sfondo di una Barcellona a tinte fosche, un po' gotica, mirabilmente descritta da Zafón e che in certi momenti si appropria del ruolo di protagonista. Un romanzo veramente bello, che mi ha stupito come non credevo fosse possibile; che mi ha emozionato e divertito e che, ebbene sì lo ammetto, mi ha fatto piangere come da tempo non mi capitava per un libro...
Voto: 9

Citazione: "Non sapevo ancora che, prima o poi, l’oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo. Quindici anni più tardi, mi è tornato alla mente quel giorno. Ho visto quel ragazzo girovagare nella bruma della stazione Francia e il nome di Marina si è infiammato di nuovo come una ferita recente. 
Tutti noi custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima. Questo è il mio."

Titolo originale: Marina

Traduzione: Bruno Arpaia

Edizione: Mondadori

Collana: Oscar Grandi Bestsellers

Pagine: 310

Prezzo: 13,00 €

Anno: 1999

Codice ISBN: 978-88-04-59943-2


mercoledì 13 aprile 2011

La mappa del destino

LA MAPPA DEL DESTINO
di Glenn Cooper


È nascosto in una grotta.
È custodito in un manoscritto.

È un segreto millenario.
Può un miracolo diventare una maledizione?

Trama: Può un banale incidente provocare una reazione a catena senza fine, in cui si susseguono misteri e omicidi? Sembra proprio di sì quando, in seguito ad un piccolo incendio sviluppatosi all'interno dell'abbazia di Ruac, viene alla luce un antico manoscritto fino ad allora nascosto in un muro. L'abate Menaud, sopreso, si mette subito in moto per cercare di decifrare questo prezioso volume. Così l'archeologo Luc Simard si ritrova per le mani una scoperta imponente e destinata a cambiare la sua vita professionale: grazie al manoscritto infatti arriverò ad complesso di grotte, maestosamente decorate. Potrebbe essere la più importante scoperta archeologica del secolo, ma qualcuno sembra non pensarla così ed è disposto a tutto purché il mistero resti sepolto nel profondo delle caverne.

Giudizio personale: La mappa del destino è il terzo romanzo di Cooper, autore del vendutissimo La Biblioteca dei morti e del relativo seguito, Il libro delle anime. Come i precedenti romanzi, anche questo ha tutti gli ingredienti del thriller d'azione: un protagonista intraprendente e sciupafemmine incallito, un mistero millenario da svelare, un manoscritto che custodisce un segreto, suspense e colpi di scena a non finire. La storia procede velocemente,  su diversi piani temporali che si intersecano alla perfezione tra loro, esattamente come avveniva nella "biblioteca". La trama però è in alcuni punti forse un po' prevedibile, in perfetto stile Indiana Jones, per cui quello che accade nel capitolo successivo non ci stupisce più di tanto. Persino i temi toccati nel libro sono fin troppo scontati per questo genere di romanzo, che da Dan Brown in poi, continua a fare proseliti. Eppure, nonostante i limiti sopra elencati, non si riesce a smettere di leggere, consumando le pagine una dopo l'altra fino ad un epilogo che sembra lasciare una porta aperta su un eventuale seguito. E il merito di questo va attribuito all'autore, alla sua indiscutibile bravura di scrittore: perché il suo stile semplice e diretto ha l'assoluta capacità di incollarti al romanzo, come se una forza superiore ti impedisse di riporlo. Questa è una grande dote, e sarei curiosa di vederla applicata anche a un genere narrativo diverso, o che comunque non implichi un'ennesima caccia al tesoro.
Nelle note sull'autore si legge che Cooper è stato sceneggiatore e produttore cinematografico, e questo aspetto della sua carriera traspare chiaramente dalla sue opere, che hanno un ritmo frenetico e sembrano già pronte per finire sul grande schermo. 
Nel complesso una lettura piacevole o, come la chiamo io, da spiaggia, proprio perché non richiede un particolare sforzo di concentrazione e ci regala momenti di assoluto relax.

Voto: 7

Titolo originale: The Tenth Chamber

Traduzione: Velia Februari, Amalia Rincori

Edizione: Nord

Collana: Narrativa Nord

Pagine: 410

Prezzo: 19,60 €

Codice ISBN: 978-88-429-1671-0


martedì 5 aprile 2011

Orgoglio e preveggenza

ORGOGLIO E PREVEGGENZA
o: Una verità universalmente riconosciuta
di  Carrie Bebris


Trama: Elizabeth e Mr. Darcy hanno appena consacrato il loro amore davanti a Dio e per loro sta per iniziare una lunga vita insieme. I loro progetti di luna di miele però dovranno essere accantonati quando Caroline Bingley, appena sposatasi con l'affascinante Mr. Parrish, comincia ad assumere atteggiamenti sempre più strani e ambigui, tanto da far temere per la sua incolumità. Fra strani episodi e incidenti apparentemente casuali, sembra delinearsi sempre più una situazione di pericolo per i coniugi Parrish.

Giudizio personale: L'approccio a questo romanzo è stato un po' titubante: Orgoglio e Pregiudizio è uno di quei capolavori che va maneggiato con cura e cimentarsi con un mostro sacro della letteratura come Jane Austen è impresa assai ardua nonché rischiosa, perché trattare personaggi così amati presenta molte incognite e insidie. E non basta amare la Austen, occorre soprattutto rispettarla. Così all'inizio questo romanzo mi ha fatto storcere il naso, c'era qualcosa che non mi convinceva. Forse era ancora troppo forte nella memoria la trilogia della Aidan tanto che in ogni momento mi aspettavo che comparissero Fletcher e Lord Dyfed Brougham. Superata questa impasse e addentrandomi sempre più nella narrazione della Bebris sono rimasta piacevolmente colpita. La storia è avvincente e ben descritta. Lo stile, per quanto lontano da quello austeniano o anche solo da quello della Aidan, è rispettoso e abbastanza in linea col romanzo ottocentesco. L'idea di creare una serie di gialli intorno alla coppia Elizabeth-Darcy mi sembra buona e accattivante, perché la neo Mrs Darcy è una donna sveglia, arguta e molto perspicace, non si fa intimorire facilmente e si destreggia egregiamente tra enigmi e misteri. E' stata una lettura piacevole che coniuga molto bene due elementi a me molto cari: Jane Austen e il romanzo giallo. Unico appunto: sono arrivata alla risoluzione del caso ben prima della protagonista.
Voto: 7,5

Citazione: "Quella notte, Darcy si rifugiò nella propria camera e tra le braccia della moglie, come chi cercasse asilo in un tempio. Qualunque difficoltà li assillasse, Elizabeth riusciva sempre a restituirgli la serenità con la sua sola presenza. Stentava a ricordare come avesse potuto vivere senza di lei nei giorni che avevano preceduto il loro incontro."

Titolo Originale: Pride and Prescience or, A truth universally acknowledged

Traduzione: Alessandro Zabini

Edizione: TEA

Collana: Narrativa TEA

Pagine: 291

Prezzo: 10,00 €

Anno: 2004

Codice ISBN: 978-88-502-1280-4


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