venerdì 2 marzo 2012

Nebbia rossa


Titolo: Nebbia rossa
Autrice: Patricia Cornwell
Titolo originale: Red mist
Traduzione: Annamaria Biavasco, Valentina Guani, Riccardo Valla
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 382
Prezzo: 20,00 €
Formato: copertina rigida
Anno 1ª edizione originale: 2012
Anno 1ª edizione italiana: 2012
Genere: Thriller
Codice ISBN: 978-88-04-61480-7


Trama: Nonostante il parere contrario di suo marito Benton Wesley, Kay Scarpetta si sta recando alla Georgia Prison for Women dove ha accettato di incontrare una detenuta condannata per reati sessuali e madre di un diabolico killer. Kay è determinata a far parlare la donna per scoprire finalmente che cosa è davvero successo al suo vice, Jack Fielding, ucciso sei mesi prima. Non si tratta solo di un’indagine a carattere personale, bensì professionale, dal momento che come direttore del Cambridge Forensic Center e dati i suoi contatti al dipartimento della Difesa, Kay ha bisogno di avere al più presto elementi utili a un’indagine che riguarda una serie di macabri avvenimenti che lei è convinta abbiano a che fare con la morte di Jack: l’uccisione di un’intera famiglia avvenuta anni prima a Savannah, una giovane donna nel braccio della morte e una catena di altre morti apparentemente inspiegabili sembrano essere tutti collegati fra loro. Ma qual è il filo che li unisce? Kay scopre un altro dettaglio inquietante: quello che sembrava un attentato alla sua vita, in realtà rientra in un disegno più ampio e complesso. Quali oscure trame si celano dietro questi tragici eventi? E chi si muove dietro le quinte? Ben presto la nebbia inizia a diradarsi lasciando emergere i contorni angoscianti di qualcosa di ancora più terribile: un complotto terroristico su scala internazionale, che solo lei è in grado di fermare. 
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Quelli che frequentano con una certa regolarità questo blog ormai sanno che io ho un rapporto molto particolare con Patricia Cornwell. Non posso dire che sia una delle mie autrici preferite, ma le sono indubbiamente molto legata e, nonostante il drastico calo qualitativo dei suoi ultimi romanzi, non riesco proprio a lasciarla. I suoi libri fanno parte di una ristrettissima cerchia di eletti (che paroloni che sto usando), quella del "Leggo subito". Mi spiego: sono essenzialmente una maniaca dello "shopping libresco" e tendo ad accumulare volumi ad una velocità decisamente superiore a quella di lettura, e spessissimo una volta acquistato, un libro poltrisce per almeno un paio di mesi (se va bene) nella mia libreria prima di essere anche solo sfiorato. Quelli della Cornwell no, c'è una specie di forza magnetica che mi attrae verso di loro, li leggo subito appunto! Anche questo Nebbia Rossa non ha fatto eccezione e ho notato con molto piacere che, così come era stato per gli ultimi due romanzi con protagonista Kay Scarpetta, ancora una volta c'è stato un ulteriore passo avanti: sarà forse che Patricia sta ritornando quella di una volta? Ho già scritto più volte di come, da Calliphora in poi, ci sia stato un cambiamento profondo nello stile e nelle trame dei suoi romanzi, un cambiamento purtroppo non positivo; fortunatamente con Kay Scarpetta, pubblicato nel 2008, c'è stata un'ulteriore evoluzione e non è una caso che la Cornwell sia tornata al narratore in prima persona e abbia finalmente posto la parola fine (nel successivo volume) alla tanto complicata presunta morte di Benton. 
Questo romanzo parte esattamente là dove Autopsia Virtuale si era concluso, ne è il naturale seguito. Kay, sopravvissuta all'aggressione da parte di Dawn Kincaid e ancora scossa per la morte di Jack Fielding, si trova in visita al penitenziario di Stato della Georgia in cerca di risposte. Qui infatti è rinchiusa la madre di Dawn. Bastano poche pagine però, per capire che la visita di Kay non sarà breve come sperava e la comparsa di una vecchia conoscenza complicherà ulteriormente le cose. A questo va aggiunta una serie inquietante di morti sospette avvenute a Savannah. Kay Scarpetta è sempre più nell'occhio del ciclone e teme che qualcuno voglia incastrarla. Di chi si può fidare? Partendo da un fitto intreccio di storie, di vite strappate e ricordi del passato, la Cornwell intesse una tela quantomai complessa e all'apparenza difficile da sbrogliare. Con un buon ritmo narrativo e tensione crescente il lettore accompagna Kay alla risoluzione del caso. Un epilogo che però è forse troppo sbrigativo, si risolve tutto in poche pagine a fronte di un romanzo che ne conta quasi 400. Questo è un problema ormai ricorrente in questa autrice e mi risulta difficile capire come possa riuscire a creare tali intrecci e trame strutturate per poi racchiudere il finale in dieci pagine. Anche perché la protagonista del romanzo è sempre più paranoica e molte parti della narrazione sono dedicate alle sue elucubrazioni mentali, alle sue preoccupazioni (a volte assurde) e a dialoghi ripetitivi. Scarpetta tende ad attribuirsi colpe che non ha, a voler controllare la vita di chi la circonda (pur facendolo in buona fede) e tutti questi viaggi mentali occupano davvero troppe pagine e l'azione ne risente un po'. Nel complesso rimane un buon romanzo, che a tratti mi ha fatto rivivere le prime avventure di Scarpetta, anche se di strada ce n'è ancora tanta da fare. Forse l'ideale sarebbe tornare a casi "normali", senza troppe agenzie governative di mezzo che a volte fanno pensare più a un romanzo di spionaggio. Su aNobii gli ho dato quattro stelline, come non mi capitava da tempo, forse più per "incoraggiamento" e nella speranza che il prossimo libro, il ventesimo della serie, mi lasci senza fiato.
Voto: 7,5


Colonna sonora: Woman di Neneh Cherry
Consigliato: agli amanti dei thriller medico-legali
Istruzioni per l'uso: se non avete mai letto altri romanzi di Patricia Cornwell fermi! Partite da Postmortem e seguite le avventure di Kay Scarpetta del principio, non ve ne pentirete.


Buona Lettura!

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