lunedì 31 gennaio 2011

Il bambino con il pigiama a righe

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE
di John Boyne


Trama: Caro lettore, 
sebbene di solito ci riserviamo questo spazio per raccontarti una trama o descriverti dei personaggi, per una volta ci prenderemo la libertà di non farlo. Non solo perché il libro che hai fra le mani è molto difficile da definire, ma anche perché siamo convinti che qualunque nostra parola ti priverebbe del sapore della scoperta. Se comincerai a leggere questo libro, infatti, farai un viaggio. Un viaggio con un bambino di nove anni che si chiama Bruno. (Ma questo non è un libro per bambini di nove anni.) E presto o tardi arriverai con lui in un luogo circondato da un recinto. Di luoghi così al mondo ne esistono molti, ma speriamo che tu non ne conosca mai uno.
(dalla quarta di copertina)

Giudizio personale: Ho volutamente evitato di fare una sintesi del romanzo, e ho preferito riportare quanto scritto sulla quarta di copertina perché concordo con la casa editrice: questo libro va letto e scoperto pagina dopo pagina. Fare questa recensione mi è molto difficile, in parte perché non vorrei svelarvi troppo, ma soprattutto perché questo libro mi ha segnata, nel profondo, come non credevo fosse possibile. Un po' come accade ne La vita è bella di Benigni, in queste pagine la più grande tragedia del XX° secolo ci viene raccontata con delicatezza, senza che questa venga mai palesata in modo chiaro. Tutto quanto è filtrato dagli occhi di un bambino di 9 anni, che ovviamente non è pienamente consapevole di ciò che accade intorno a lui. La forza di questo libro è proprio qui, nella contrapposizione fra ciò che ci viene raccontato, completamente edulcorato e alleggerito da una narrazione semplice e pensata per bambini e ragazzi, e quello che un lettore adulto e consapevole sa. Ogni episodio, ogni avvenimento qui narrato vi riporterà inevitabilmente a quanto studiato sui libri di storia o a quanto visto in decine di documentari. Un romanzo breve, ma di un'intensità tale da colpirvi nel più profondo, perché non è necessario descrivere nel dettaglio quanto avviene al di là di una rete per riaprire una voragine senza fine nella crudeltà umana. Perché, come scrive Boyne, tutto questo è accaduto tanto tempo fa e non dovrebbe accadere più.
Voto: 9 

Citazione: "Quando fu lì, premette la faccia contro il vetro e guardò. E ciò che vide gli fece sgranare gli occhi e spalancare la bocca in una grossa O, ma le braccia rimasero rigide lungo i fianchi perché c'era qualcosa là fuori che gli diede un gran senso di gelo e di incertezza."

Titolo originale: The Boy in the Striped Pyjamas

Traduzione: Patrizia Rossi

Edizione: Bur

Collana: BurExtra

Pagine: 211

Prezzo: 10,00 €

Anno: 2006

Codice ISBN: 978-88-17-02253-8


7 commenti:

  1. Capisco il pudore che ci prende quando dobbiamo parlare di un libro ma non vogliamo rovinare la sorpresa ai possibili lettori. La chiusura, poi, colpisce nel segno. Devo leggerlo.

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  2. Dev'essere veramente un libro che lascia il segno. Libri così sono necessari, per non dimenticare. Me lo segno pure io!

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  3. Sì, lascia davvero il segno. Soprattutto per la semplicità con la quale viene narrata la storia. Per questo penso che abbia un effetto maggiore su un adulto rispetto ad un bambino. Credo sarebbe una bella lettura condivisa, genitori-figli.

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  4. Questo libro me ne ricorda un altro, "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman e, come quest'ultimo, mi ha sconvolto ed emozionato assieme...
    Una vicenda storica, il periodo più nero e, al tempo stesso, incredibile della storia recente, vista attraverso lo sguardo dei bambini...è un racconto tragico, molto più straziante di una testimonianza adulta, poiché semplificato attraverso l'ingenuità, l'incomprensione dei bambini verso una realtà, una sequenza di eventi ed azioni che sembrano non aver senso per loro...se non quello di uno "strano gioco", da condividere in amicizia.
    La nostra consapevolezza che tutto ciò sia accaduto storicamente, finisce per renderci fragili davanti a queste letture, ed in parte, colpevoli in quanto adulti, per aver permesso che accadesse tutto questo, per non averli ascoltati e protetti, i bambini, e per non riuscirvi abbastanza, purtroppo, neanche in questo nuovo già ferito millennio appena nato.
    Grazie per questa recensione, è un libro di cui va diffusa la lettura, perché divenga memoria e monito comune a tutti! :)
    GRAZIE di CUORE, cara Nicky!
    Claire

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  5. @Claire: grazie a te per il bellissimo commento

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  6. Grazie a te per avermi ricordato questo libro! :)

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  7. Ho lasciato un premio per te sul mio blog!!
    Passa a ritirarlo! Un bacio
    Ps
    Questo libro ancora non l'ho letto ma è nella mia lista dell'anno!!! :))

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