venerdì 6 maggio 2011

Autori in pillole: JANE AUSTEN

CENNI BIOGRAFICI
Jane Austen nasce a Steventon, nello Hampshire, il 16 dicembre del 1775, dal pastore anglicano George Austen e da Cassandra Leigh. Settima di otto figli, cresce all'interno di una famiglia unita, in un clima intellettuale vivo e stimolante. 
Nel 1782 il primogenito della famiglia, James, mette in scena Matilda, tragedia scritta da Thomas Francklin; diventa così consuetudine per gli Austen dare vita a rappresentazioni amatoriali nella propria casa. Nel 1783 insieme alla sorella Cassandra e alla cugina, Jane Cooper, la Austen viene mandata ad Oxford per studiare, e poi a Southampton dove però contrae il tifo che la costringe a tornare a casa. Nel 1785, sempre insieme alla sorella e alla cugina, viene iscritta alla Abbey School di Readind, nel Berkshire. E' a partire dal 1787, a soli 11 anni, che Jane comincia a mostrare le proprie doti di scrittrice con i suoi Juvenilia, raccolte di racconti, poesie, parodie dai toni umoristici o gotici, nati con lo scopo di divertire i suoi conoscenti.  Nel 1789 escono i primi due numeri della rivista "The Loiterer" quasi interamente prodotta da Jane. L'ultima decade del '700 è intensa e feconda, fra il 1795 e il 1799 infatti, la Austen inizia a elaborare quelli che diventeranno i suoi romanzi di maggior successo: Prime impressioni è la prima bozza di Orgoglio e pregiudizio, e Elinor e Marianne diventerà Ragione e sentimento. Nel 1795 conosce Tom Lefroy, nipote di alcuni vicini di Steventon, per il quale comincia a provare qualcosa. La famiglia Lefroy però ritenne la giovane Jane non adeguata socialmente e fece allontanare Tom nel 1796. Nel 1800 la famiglia Austen si trasferisce a Bath, dove nel 1805 George Austen morì improvvisamente, lasciando la moglie e le uniche due figlie in condizioni finanziarie incerte. Nel 1806 Jane insieme alla madre e alla sorella si trasferisce a Southampton dal fratello Frank e nel 1809 si sposta nuovamente, questa volta verso Chatwton. Qui Jane riesce a dare alle stampe quattro romanzi: con l'editore Thomas Egerton vennere pubblicati Ragione e Sentimento nel 1811, Orgoglio e pregiudizio nel 1813 e Mansfield Park  nel 1814, e infine Emma nel 1815 con l'editore John Murray. Nel 1816 Jane si ammala gravemente, sembra del morbo di Addison, a quel tempo incurabile. Nel 1817 la sorella Cassandra la porta a Winchester in cerca di cure, ma qui Jane Austen morirà il pomeriggio del 18 luglio, a soli quarantuno anni. La sua salma risposa nella cattedrale di Winchester. 

LE SUE OPERE
Il suo romanzo più famoso è indubbiamente Orgoglio e Pregiudizio, che descrive con acume e ironia gli usi e i costumi dell'Inghilterra di epoca Regency, la cui protagonista principale è una giovane donna afflitta da una madre con il pallino del matrimonio, in un epoca in cui una donna di ventisette anni non sposata rappresentava una disgrazia senza pari. 
Ognuno dei suoi romanzi rappresenta una fotografia dell'universo femminile del XVIII/XIX° secolo, attraverso cui la Austen delinea la situazione delle donne, considerate quasi esclusivamente "carne da matrimonio" non risparmiando però sarcasmo e battute nemmeno alle sue protagoniste. Nelle sue opere i personaggi femminile sono caratterizzati alla perfezione mentre quelli maschili vengono spesso avvolti da aloni di mistero. Lo scrivere quasi esclusivamente romanzi il cui centro focale fosse il matrimonio ha fatto sì che la Austen fosse erroneamente considerata un'autrice di romanzetti per sole donne, neanche da considerare letteratura. Forse perché ha vissuto in un'epoca densa di avvenimenti storici e li ha volutamente esclusi dai suoi scritti, che invece si concentrano sulla quotidianità, sulla vita di campagna, sulle difficoltà di chi non apparteneva alla classe nobile, o forse semplicemente perché le sue opere non sono state lette con la dovuta attenzione. 
Il critico inglese Saintsbury l'ha definita "la madre del romanzo inglese del XIX° secolo, così come Scott ne è il padre".
  • Sense and Sensibility (Ragione e sentimento, 1811)
  • Pride and Prejudice (Orgoglio e pregiudizio, 1813)
  • Mansfield Park (Mansfield Park, 1814)
  • Emma (Emma, 1815)
  • Northanger Abbey (L'abbazia di Northanger, 1818)
  • Persuasion (Persuasione, 1818) 
  • Lady Susan
  • Sandition (incompiuto)
  • I Watsons (incompiuto)
IO E JANE AUSTEN
Ho "conosciuto" la cara zia Jane molto tardi, fino a qualche anno fa era terra straniera per me. Non so bene perché, ma per buona parte della mia vita l'ho clamorosamente snobbata, assolutamente convinta che si trattasse di un'autrice di romanzi melensi e un po' sciocchi, adatti a signore un po' attempate amanti di storie d'amore in stile "Love Story". Non vi so dire a cosa dovessi questo pregiudizio, o meglio questa grandissima cantonata, forse ad una professoressa di lettere che della letteratura inglese mi ha insegnato molto poco, il fatto è che fino all'estate del 2009 per me Jane Austen era un'incognita. Accade poi che in quell'anno su Sky passasse in continuazione il film "Il club di Jane Austen", e quando dico in continuazione sono riduttiva, repliche continue a qualsiasi ora. La tal cosa ha lentamente cominciato ad accendere la mia curiosità, così una mattina mi sono ritrovata da Feltrinelli ha scegliere tra le varie edizioni di Orgoglio e Pregiudizio. E quella lettura, iniziata un po' per una sfida a me stessa, ha finito col travolgermi in tutti i sensi. Ho amato questo romanzo dalla primissima riga, ridendo alle battutte del mitico Mr Bennet, irritandomi per le uscite insopportabili di Mrs Bennet e innamorandomi perdutamente di Mr Darcy nell'esatto momento in cui fa capolino per la prima volta al ballo di Mr Lucas; e quanto mi sono sentita in sintonia con Lizzie, forse la mia "eroina" letteraria preferita, mai schiava dell'etichetta o dell'idea di doversi sposare a tutti i costi, anche quando rifiuta la proposta del meraviglioso Darcy o quando con grande umiltà riconosce ed ammette i propri errori di valutazione. Quanto è bello sbagliarsi e confessare i proprio pregiudizi, quando il "premio" è un romanzo che tanto mi ha dato e tanto continua a darmi. Ma il mio cammino per essere una perfetta janeite è ancora lungo: ad oggi posso annoverare fra le mie letture, oltre ad OeP, Ragione e Sentimento e Northanger Abbey, che ho amato entrambi tantissimo. Gli altri romanzi di Jane sono però già pronti nella mia libreria e attendono solo di essere letti! 

per approfondire il mondo di Jane Austen:


9 commenti:

  1. Grazie mille cara di averci annoverate fra i blog di approfondimento del mondo di Jane. Per me è stato un po' l'opposto di te. E' stata la prima lettura seria che ho fatto in vita mia, e da quella prima lettura non l'ho più lasciata. A volte le persone, soprattutto letterate, mi guardano con un sorriso di compassionevole benevolenza quando dico di essere molto legata a quest'autrice ( pur non dicendo che la chiamo zia ) ma io non vi bado. Credo che siano solo dei poveri zucconi che non la capiscono. Sono davvero felice che tu ti sia avvicinata alla zietta in quell'estate del 2009. Noi Janeite non siamo mai abbastanza!! Un abbraccio

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  2. Grazie della citazione!

    Bell'articolo, brava!!! E' giusto per noi fortunati Janeites fare il possibile per far conoscere la Zia a chi ancora non ha avuto modo d'incontrarla!

    ;-)

    PS: corri a leggere gli altri suoi romanzi, soprattuttto Persuasione! Li adorerai!

    ;-)

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  3. Hi! Ho scoperto ora il tuo blog, molto bello...ti ringrazio per le notizie sulla cara Jane Austen!!
    Un caro saluto, *Maristella*.

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  4. Articolo interessante, io adoro Jane Austen é una delle autrici classiche che preferisco.. :)

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  5. @Irene e Silvia: ho inserito il link dei vostri blog perché grazie a voi ho scoperto tantissime aspetti della Austen che ignoravo. E poi, insieme al blog di Sylvia, offrono un magnifico modo per staccare la spina dalla modernità galoppante e tuffarsi in un mondo di altri tempi. Ora mi impegnerò a leggere gli altri romanzi austeniani entro breve :-)

    @Maristella e Bookland: grazie mille e benvenute ;-)

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  6. Bellissimo post, Nicky! E direi, ironia del destino ( o della cara zia Jane ^_^?), che si parli di pregiudizi fugati dalla lettura di O&P!!!

    E concordo con te, troppo spesso dai canali "ufficiali" Jane viene considerata una sorta di autrice di romanzetti rosa, quando c'è così tanto da scoprire, dentro le sue opere... non ultimo, quel delizioso tocco di pungente ironia nel descrivere vizi e abitudini del suo tempo!

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  7. @Basilico e Mentuccia: grazie mille!! in effetti è vero, è ironico che un romanzo sui pregiudizi abbia abbattuto il mio ;-)

    Cercare notizie sulla mitica zia Jane nei canali ufficiali è stato veramente difficile. Per capirci, nella mia enciclopedia, quella che usavo non più tardi di 15 anni fa per le ricerche scolastiche, Jane austen è relegata in un trafiletto di 7 righe...

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  8. Da buona ultima, arrivo io! (last but not least, diceva il Bardo...)
    Ebbene, che bello leggere della tua esperienza, cominciata con un pregiudizio ma finita con un grande amore. Il merito è di questa incomparabile donna, ma anche tuo perché ti sei messa in gioco.
    E ti invidio un po', perché hai ancora altri romanzi di Zia Jane da scoprire, e le emozioni delle prime letture sono irripetibili!
    (grazie, mia carissima concittadina Janeite, per avermi annoverata nella tua lista di approfondimenti, credimi, è un grande onore)

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  9. @sylvia: ma grazie carissima....e ripeto grazie a voi, perché ho scoperto molte più cose dai vostri blog su Jane che in altri modi! ;)

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