domenica 25 marzo 2012

I dannati non muoiono


Titolo: I dannati non muoiono
Autore: Jim Nisbet
Titolo originale: The damned don't die
Traduzione: Bruna Ferri, Olivia Crosio
Editore: TimeCRIME
Collana: Narrativa
Pagine: 202
Prezzo: 7,70 €
Formato: Copertina rigida
Anno 1ª edizione originale: 1981
Anno 1ª edizione italiana: 1986 (Bompiani)
Genere: noir
Codice ISBN: 978-88-6688-006-6


Trama: "Ho sempre voluto scuoiare una donna.’ Questo è il folgorante incipit di I dannati non muoiono. Queste sono le parole che l’investigatore privato Martin Windrow trova scritte su un foglio di carta in una macchina da scrivere nell’appartamento accanto a quello di Virginia Sarapath, vittima di un efferato omicidio avvenuto la notte precedente. Forse, sono le semplici farneticazioni di uno scrittore fallito che ama origliare o, forse, è la traccia di un movente per un assassino in fuga. Le prime indagini rivelano che la donna, al momento dell’aggressione, si trovava a letto con un uomo, travolta da un amplesso sfrenato. Un gioco erotico che si è spinto oltre o una messinscena per coprire qualcosa di più oscuro?Inizia così la caccia al presunto colpevole o forse all'unico testimone che è in grado di svelare un intricato mondo sotterraneo fatto di sesso e droga, e di un piacere morboso che svela il labile confine tra amore e odio.
(dal risvolto di copertina)

Giudizio personale: Difficile, molto difficile parlare di questo libro. In tutta onestà non mi ha per niente entusiasmata, anzi, in un certo senso mi ha proprio deluso. Ammetto di essere stata molto frettolosa nell'acquisto, forse se avessi dedicato un po' più di tempo a leggere la trama avrei capito subito che non si trattava del mio genere di libro. Pubblicato per la prima volta nel 1981, ha per protagonista Martin Windrow, investigatore privato con un passato da poliziotto, che si trova, suo malgrado, invischiato nell'indagine relativa all'omicidio di Virginia Sarapath. Windrow incaricato di consegnare i documenti per il divorzio a Herbert Trimble, vicino della vittima, si ritrova così sul luogo del delitto. La polizia punta tutti i sospetti su Trimble stesso, che nel frattempo è sparito lasciando dietro di sé inquietanti indizi a suo carico, tra cui l'uso di stupefacenti e un foglio con poche parole battute a macchina "Ho sempre voluto scuoiare una donna". Trimble sembra essere il colpevole perfetto, ma Windrow non ne è convinto e si mette alla ricerca del sospettato, sperando di battere la polizia in velocità. A dispetto di un incipit un po' forte, la storia non presenta assolutamente scene particolarmente violente o splatter,  ma anzi concentra tutta la sua forza sul contesto in cui si svolge l'azione nella migliore tradizione noir. L'impressione però è che non si vada mai veramente a fondo. Mancando la tensione tipica dei romanzi dotati di maggior azione mi auguravo ci fosse almeno spazio per l'approfondimento di certe tematiche o di determinati ambienti, invece tutto mi sembra appena sfiorato. Le parti più descrittive mi sembrano poco coinvolgenti, solo di contorno, e non stuzzicano veramente la curiosità del lettore. Manca di carattere questo romanzo, e di incisività. Gli stessi personaggi sono piatti e poco convincenti, poco credibili in alcune circostanze. La trama affonda le radici nell'ambiente del sesso estremo, del bondage e dello scambismo, tema sicuramente ancora tabù all'inizio degli anni '80, forse per questo manca un vero approfondimento o una certa cura dei particolari. E la cura dei dettagli manca anche e soprattutto nelle indagini, che non sono sviscerate nel migliore dei modi. Non so, sono davvero perplessa. Forse dipende dal fatto che questo genere di storie non è certo il mio preferito, ma anzi, posso tranquillamente dire che non mi piace. In più lo stesso stile narrativo mi ha lasciato piuttosto delusa: ci sono passaggi in stile "tema scolastico", ricchi di descrizioni superflue e che ricordano quasi un semplice elenco di azioni, alternati a dialoghi brevi e confusionari. 
Voto: 5


Colonna sonora: Human nature di Madonna
Consigliato: agli amanti delle storie alla 8MM il film di Joel Schumacher del 1999 (passatemi il paragone un po' forzato), a chi non cerca necessariamente l'azione e la suspense


Buona Lettura!

2 commenti:

  1. il titolo è allettante, peccato che ti abbia un po' delusa....

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    Risposte
    1. infatti io mi ci sono buttata sulla fiducia, perché il titolo mi ispirava molto e in verità l'intreccio narrativo non è poi così male. Però proprio non mi ha convinta. Dovessi leggerlo fammi sapere cosa ne pensi :-)

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