venerdì 23 marzo 2012

Quattro chiacchiere con: MARISSA MEYER

In occasione dell'ultima edizione della Bologna Children's Book Fair, svoltasi dal 19 al 22 marzo, ho avuto l'opportunità, grazie a Mondadori, di poter intervistare Marissa Meyer, giovanissima esordiente autrice di Cinder, romanzo pubblicato in Italia da Mondadori appunto, nella nuovissima collana dedicata ai lettori più giovani, Chrysalide
L'intervista è stata realizzata insieme ad altri due bloggers: Silvia, per Il piacere della Lettura, e Alfonso, per Fantasy Magazine. È stata un'esperienza estremamente positiva, sia per la disponibilità e la gentilezza dell'autrice (mi ha fatto davvero un'ottima impressione), sia per la condivisione con altri bloggers.
Un immenso grazie allo staff di Chrysalide, per l'opportunità offertaci, e a Nicola Nobili che si è occupato della traduzione durante l'intervista.

La prima domanda, chi è Marissa? 
Questa è una domanda a cui è difficile dare una risposta. Sono una scrittrice, ovviamente, e sono una ragazza che ha sempre voluto fare la scrittrice, fin da bambina. Quindi quando a gennaio è uscito il mio primo libro, Cinder, poso dire che si è realizzato un sogno. Lo so che se dico di sentirmi come una principessa che vive la sua favola sembra stereotipato, ma è la verità.

Come vedi il fantasy? Cosa rappresenta per te? 
Come lettrice il fantasy è stato il mio primo vero amore. Naturalmente crescendo ho letto i classici, ma quando mio zio mi ha regalato Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit è stato amore vero, non riuscivo a smettere, ne volevo sempre di più. Quindi sono cresciuta pensando che sarei stata una scrittrice fantasy, ed è stata in un certo senso una sorpresa che il mio primo libro avesse per protagonisti dei cyborg, perché io ero convinta che ci sarebbero stati draghi, elfi e stregoni. Invece ho scritto qualcosa di fantascientifico, la trama del libro mi è piaciuta e tutto ha avuto un buon esito. 

Come mai hai scelto proprio Cenerentola e i cyborg?
Da tempo avevo l'idea di scrivere una serie di libri ambientati nel futuro riprendendo delle favole che mi piacevano. Ho pensato tante volte a come poter ambientare queste storie, le mie preferite, nelle maniere più disparate. Poi, un bel giorno, mentre stavo per addormentarmi mi è venuta un'idea, così, folgorante: ho immaginato la protagonista come meccanico e mi è subito venuta in mente questa scena molto chiara di Cenerentola che corre giù per le scale del palazzo e invece di perdere la scarpetta perde il piede. Ecco che quindi, quando Cenerentola è diventata un cyborg, il resto della storia si è creato da sé.

Perché hai scelto la Cina come ambientazione?
Moltissimi studiosi di favole hanno rintracciato le origini di questa favola e hanno scoperto che la prima versione registrata di Cenerentola è stata scritta in Cina nel nono secolo. Per me quindi, ambientare Cinder in Cina è stato un po' come chiudere il cerchio, da una Cina del nono secolo fino ad una Cina di un futuro remoto. 

Cinder è una cyborg mentre il principe no, quanto è importante questo per la trama? 
È estremamente importante, perché in questa società futuristica i cyborg vengono considerati cittadini di serie B e questo è più o meno il cuore della storia: Cenerentola è una serva, non è solo al di sotto della classe sociale del principe, non fa nemmeno parte della classe borghese, è l'ultima ruota del carro anche nella sua famiglia, pertanto lei deve superare delle barriere enormi per poter aspirare ad elevarsi dal ruolo di serva. Per buona parte del romanzo il principe non sa che lei è una cyborg e questo influenza molto le scelte che essi compiono. 

Al termine di questa saga hai intenzione di modernizzare un'altra favola oppure pensi di cambiare completamente genere?
Non direi mai che non scriverò più storie basate sulle favole, tuttavia molte delle idee che ho in mente ora non si basano sulla riscrittura di favole. Io leggo romanzi di generi molto diversi e ho idee che abbracciano tutta una serie di generi che variano dalla fantascienza allo storico al fantasy ai romanzi contemporanei. 

Hai sempre voluto fare la scrittrice?
Io ho sempre amato i libri fin da bambina e quando sei piccola pensi che siano qualcosa di magico, poi capisci che sono creazioni dell'uomo, che è una professione a tutti gli effetti. In quel momento io mi sono detta: "Io voglio fare questo".

Quanto c'è di te nel personaggio di Cynder?
È quasi impossibile separare completamente i propri personaggi da se stessi, ma tutto quello che leggo e scrivo in qualche modo trae origine dalle mie esperienze personali. Ciò detto io mi sforzo di far sì che i personaggi che creo non siano esattamente come me. Per quanto riguarda Cinder questo è evidente: ad esempio io non so riparare assolutamente nulla e ritengo che lei sia molto più tosta di me. Oltretutto io soffro di aracnofobia e lei no. Tuttavia abbiamo entrambe qualcosa in comune, il senso dell'umorismo: infatti mia mamma, quando ha finito di leggere il romanzo, ha detto: "Capisco da dove trae origine il sarcasmo di Cinder". 

Cinder sarà la protagonista anche dei prossimi tre libri della saga?
Sì, lei è la protagonista di tutta la saga, quindi la ritroverete anche nei romanzi successivi. Tuttavia in ogni libro farà la sua comparsa un'altra eroina tratta sempre da una favola diversa. Nel secondo libro ci sarà Scarlet tratta da Cappuccetto Rosso, nel terzo libro ci sarà Cress tratta da Raperonzolo e infine nel quarto libro ci sarà Winter tratta da Biancaneve. 

Stai seguendo Once Upon a Time?
Sì sì, lo adoro. 

Ti aspettavi questo successo?
Non molto tempo fa io e mio marito (a dire il vero all'epoca eravamo ancora fidanzati) abbiamo attraversato un periodo di difficoltà economica. Io gli dicevo "Non ti preoccupare, vedrai che diventerò un'autrice di successo e sistemerò tutto io". Ma naturalmente scherzavo, non ti aspetti mai che possa capitare davvero. Diciamo che è un sogno diventato realtà. 

Favola preferita, libro preferito e film preferito?
Il mio libro preferito è assolutamente Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. La mia favola preferita è una domanda che mi hanno posto tanto volte e ho l'impressione che ogni volta la risposta cambi, ma non posso sceglierne solo una. Diciamo La bella addormentata, Cappuccetto Rosso e Barbablù. Il film non lo so. Quand'ero adolescente ho visto milioni di volte Ragazze a Beverly Hills, ma ora non lo guardo più. Forse La Sirenetta. 

A proposito di film, ti piacerebbe poter vedere il film tratto dal tuo romanzo? 
Sì, mi piacerebbe molto. Incrociamo le dita!


Cosa pensi degli e-book?
Mi piacciono e penso ci sia spazio nel mondo sia per gli e-book che per i libri fisici. Personalmente preferisco quelli in versione cartacea, se non altro perché mi piace metterli sullo scaffale uno di fianco all'altro e mi sento realizzata nel vederne tanti. Ma capite che in certi momenti, per esempio quando viaggio, ecco che mi porto dietro il mio lettore ed è effettivamente molto comodo.


Titolo: Cinder Cronache Lunari
Autrice: Marissa Meyer
Editore: Mondadori
Prezzo: 17,00 €

Ulteriori notizie e approfondimenti su Marissa Meyer e la saga di Cinder sono a disposizione sul sito dell'autrice e sul blog della neonata collana Mondadori, Chrysalide.

Ancora grazie alla gentilissima e solare Marissa, alla Mondadori e allo staff di Chrysalide che hanno reso possibile l'intervista, e ad Alfonso e Silvia (intervistare Marissa insieme a loro è stato molto divertente)!

7 commenti:

  1. Nico è stato un vero piacere intervistare Marissa con te e Alfonso! Complimenti, sei stata velocissima a postare tutto. Poi arrivo pure io O_o

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    1. è un stato un piacere anche per me! Mi sono proprio divertita...anche nel nostro giro alla ricerca della Giunti XD

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  2. che bella intervista!! Adoro la Bologna Children's Book Fair! ^^

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    1. Grazie!
      Per me è stata la prima volta a questa fiera, spero che ne saranno molte altre. Veramente bella

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  3. Davvero interessante! Mi è piaciuto leggere come è nata l'idea della storia! E la trama sembra originale: una Cenerentola che perde il piede anzichè la scarpetta... forte! E complimenti per la collaborazione tra blogger :-)

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    1. La Cenerentola che perde il piede è un'immagine "bellissima" :-)
      L'intervista a tre è stata davvero molto carina, spero si possa ripetere in futuro

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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