Settimana scorsa ho inaugurato questa mini rubrica tutta natalizia con l'intento di "proporre" qualche libro come idea regalo. Ho iniziato con i classici, perfetti per questa atmosfera festosa; oggi, invece, cambiamo completamente genere, approdando a quello che forse è il mio preferito, ovvero il giallo! Chi passa di qui con una certa frequenza non può non aver notato una mia propensione per tutto ciò che ha a che fare con crimini, indagini, suspense e chi più ne ha più ne metta. I tre libri di cui vi parlo oggi sono molto diversi fra loro, per stile narrativo, trama e ambientazione. Ognuno di questi però mi ha lasciato qualcosa: la scoperta di un personaggio geniale e affidabile, la Divina Commedia a tinte noir e una "eroina" moderna tanto combattiva e passionale sul lavoro quanto fragile e indifesa nella vita privata. E poi, con questo freddo, cosa c'è di meglio di una bella tazza di tè caldo e un buon libro ricco di colpi di scena?
Il re indiscusso di questo genere letterario è senza ombra di dubbio Sir Arthur Conan Doyle, dalla cui penna magica è nato lo straordinario personaggio di Sherlock Holmes. Se non avete mai avuto il piacere di immergervi nelle avventure di questo personaggio allora questo è il romanzo che fa per voi. In Uno studio in rosso, pubblicato nel 1887, Holmes fa la sua prima apparizione. Potrete così assistere alla genesi di un genio dell'investigazione e alla nascita del suo rapporto collaborativo con il fedelissimo Watson. Sherlock Holmes è veramente un personaggio magnetico, capace di catturare l'attenzione grazie alla sua arguzia, alla sua intelligenza e al suo raziocinio sempre limpido, privo di qualsiasi barlume di sentimentalismo, al limite del cinismo. In questo romanzo Holmes è in cerca di un nuovo coinquilino con cui condividere il famosissimo appartamento di Baker Street ed è così che incontra per la prima volta John Watson, ex medico militare appena rientrato in Inghilterra dalla guerra in Afghanistan. Fra i due nasce subito un feeling particolare e ben presto si troveranno ad avere a che fare con un omicidio piuttosto complicato. Ma grazie alle personalità diametralmente opposte dei due protagonisti, che collaborano in simbiosi perfetta, l'assassino non avrà scampo.
Il circolo Dante è un altro giallo che ho amato particolarmente, perché fonde fra le sue pagine un'ambientazione cupa e un po' angosciante alle parole del mio poeta preferito: Dante. Ambientato a Boston nel 1865, in un'America che non vede di buon occhio la diffusione della "Divina Commedia", considerata papista e pericolosa, un gruppo di letterati dell'università di Harvard si riunisce in segreto nel tentativo di dare una degna traduzione all'opera Dantesca. Contestualmente Boston è colpita da una serie di delitti raccapriccianti che colpiscono personalità in vista della città: questi omicidi avvengono secondo uno schema ben preciso, che solo un conoscitore di Dante può riconoscere. L'assassino, infatti, utilizza le punizioni inflitte ai peccatori nell'inferno dantesco per uccidere le sue vittime. Mentre la polizia brancola nel buoi, i nostri letterati riusciranno a mettersi sulle tracce del serial killer.
Questo romanzo è lungi dall'essere perfetto: la prima parte è oggettivamente piuttosto prolissa, ma superate le prime cento pagine non sono più riuscita a staccarmi dalla lettura. La trama è ben strutturata e miscela fatti e vicende di pura fantasia a personaggi realmente esistiti: Longfellow, Holmes e Lowell erano davvero studiosi e diedero vita effettivamente al circolo Dante. Se cercate un giallo un po' diverso dal solito, privo dei superpoliziotti dei thriller moderni, questo è il libro che fa per voi.
Come mi è già capitato di sottolineare, Patricia Cornwell è una delle mie autrici preferite, indubbiamente quella che conosco meglio. Sebbene gli ultimi romanzi siano stati piuttosto deludenti, appena viene pubblicato un suo libro non so proprio resistere, e finisco col leggerlo tutto d'un fiato. Se non avete mai avuto a che fare con questa autrice, vi consiglio di iniziare con Postmortem, il suo primo romanzo. Quando fu pubblicato per la prima volta, nel 1990, è stato uno dei primi romanzi a proporre un punto di vista inedito nel panorama dei romanzi investigativi: la protagonista, Kay Scarpetta, è un'anatomopatologa forense, dirigente dell'Istituto di medicina legale di Richmond. Tutta l'indagine è narrata dal suo punto di vista, quindi il classico lavoro da poliziotto fa da contorno all'analisi scientifica dettagliata del corpo della vittima. Molto prima di C.S.I. o Body of Proof. Avvicinarsi alla Cornwell con questo romanzo, significa anche assistere alla crescita professionale e personale della protagonista: Kay Scarpetta è infatti protagonista di altri 18 romanzi, attraverso i quali vedremo l'incedere della sua vita tra indagini sempre più complicate, colleghi di lavoro ostili e un amore passionale e profondo.
A domani con altri piccoli e veloci consigli di letterari, e come sempre
Buona Lettura!
ottimi consigli!!
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