martedì 13 dicembre 2011

Il giorno in più


Titolo: Il giorno in più
Autore: Fabio Volo
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Grandi Bestsellers
Pagine: 287
Prezzo: 13,00 €
Formato: brossura
Anno 1ª edizione: 2007
Genere: narrativa italiana
Codice ISBN: 978-88-04-58213-7


Trama: Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra, pizza-cine-sesso... giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano "l'appuntamento". Ma la sconosciuta ha un destino che la porta lontano, in un'altra città. E Giacomo? Per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all'inseguimento di un sogno.

Giudizio personale: Questo romanzo ha poltrito nella mia libreria per un anno, un anno in cui ne ho rimandato più e più volte la lettura per i più svariati motivi. Poi, quando ho visto il trailer del suo adattamento cinematografico, mi sono finalmente decisa a leggerlo. Avevo sentito opinioni che definire discordanti è riduttivo: alcuni, come la mia migliore amica, l'hanno adorato mentre altri l'hanno demolito. Io ho cominciato la lettura priva di qualsiasi pregiudizio: Fabio Volo mi sta simpatico, lo trovo divertente e le sue trasmissioni mi sono quasi sempre piaciute e non faccio parte di quella categoria di lettori che pensa si debbano leggere solo e soltanto libri impegnati, ogni tanto qualche sana lettura leggera fa bene, anzi benissimo. Peccato che questa volta abbia presa una bella cantonata, la mia delusione fino a quasi metà romanzo è stata colossale! La prima parte del libro l'ho trovata noiosissima, lenta e sconclusionata. Non sembrava nemmeno un romanzo, ma una sorta di autobiografia del protagonista arricchita di dettagli del tutto superflui nella quale la storia con Michela faceva solo da contorno. Fortunatamente, da un certo punto in poi, il libro prende una piega interessante che perlomeno ha fatto breccia nel mio lato romantico. Quando il racconto si focalizza sull'avventura newyorchese, infatti, la lettura risulta più piacevole e coinvolgente, pur rimanendo fermi alcuni limiti. La trama non brilla certo per originalità, anche se ho trovato carina l'idea del "fidanzamento a termine" parafrasi romantica del concetto di trombamico; per il resto il protagonista rappresenta forse troppo lo stereotipo del trentenne italiano in cerca di avventure e refrattario ai legami duraturi, salvo poi ravvedersi una volta incontrata la donna "perfetta" per i suoi canoni. Il finale, per quanto abbondantemente telefonato nei precedenti capitoli, è comunque azzeccato. Lo stile narrativo mi ha lasciata abbastanza fredda: c'è troppo Volo, almeno questa è stata la mia sensazione. Tutto fin troppo in linea con l'autore, leggere questo libro è stato quasi come ascoltare Fabio Volo alla radio. Soprattutto nella prima parte, poi, lo stile è caratterizzato da frasi molto brevi, spesso slegate fra loro: a volte sembra che il protagonista salti di palo in frasca da una riga all'altra, il che crea un po' di confusione. Capitolo frasi a effetto: tutto il romanzo è contraddistinto da un linguaggio piuttosto semplice all'interno del quale spiccano meravigliose frasi ad effetto. Frasi bellissime, a volte ovvie, ma che colpiscono il lettore. Forse è proprio la banalità nemmeno tanto nascosta di queste frasi a colpire, perché chiunque ci si può riconoscere, ognuno può vederci un po' di sé; sono frasi molto belle ma soprattutto molto vere. Mi viene da dire anche molto furbe, perché alla fine della fiera il libro te lo ricordi soprattutto per queste frasi, che diventano citazioni perfette!
In conclusione non mi sento di bocciare totalmente Il giorno in più, che comunque mi ha fatto sorridere e mi ha dato qualche ora di spensieratezza, e nemmeno mi sento di giudicare negativamente la scrittura di Volo (per un giudizio più chiaro vorrei leggere almeno un altro suo romanzo), ma resta la delusione di chi si aspettava una bella storia e si è ritrovata con un libro come tanti.
Voto: fra il 5 e il 6


Citazione: "Anche a me piacerebbe condividere il resto della mia vita con una persona, ma non riesco a farlo con uno che non amo, solo perché non c'é di meglio. La medaglia d'argento. Conosco un sacco di persone che stanno con la medaglia d'argento, la seconda classificata, piuttosto che star sole."


Colonna sonora: Kiss from a rose di Seal
Consigliato a: a chi cerca un po' di svago e a chi ama New York
Istruzioni per l'uso: affrontate la lettura di questo libro con leggerezza e senza preconcetti, lo amerete o lo odierete! 


Buona Lettura!

6 commenti:

  1. L'ho letto ormai un paio di anni fa...e ricordo mi piacque...si, con i libri di Volo è sempre così...o si amano o si odiano e cmq non sono mai questi capolavori, ci mancherebbe...però come dici tu, sono letture leggere che a volte è bello fare...ed è vero, un sacco di frasi sono perfette come citazioni! :-)

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  2. Io ho riempito il libro di post it!!! :-)
    Alcune frasi sembravano scritte appositamente per me.

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  3. Sì, credo sia vero, certi autori/libri o si odiano o si amano. Una collega apprezza tanto Fabio Volo da aver assistito alla presentazione del suo ultimo libro quando è arrivato in città. Io, invece, non riesco nemmeno a considerare la possibilità di leggerlo. Potrei provare a farmi prestare qualcosa dalla mia collega...

    Ottimo, come sempre, il commento musicale. Ho un debole per Seal...

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  4. @Sylvia-66: sì, il prestito credo sia la soluzione migliore. Non dico che siano stati soldi buttati, ma non sono stati nemmeno un grande investimento :-/

    Mi fa piacere che gli abbinamenti musicali ti piacciano :-)

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  5. Non ho mai letto un intero libro di Fabio Volo, l'unica mia esperienza risale a circa una ventina di pagine lette in una libreria mentre aspettavo che un'altra persona finisse di fare acquisti.
    Mi ha dato come l'impressione di essere un po' il Nick Hornby italiano, sebbene un pochino più modesto dell'originale.
    Frasi ad effetto, riflessioni vere in cui ognuno può riconoscersi, ma anche per questo banali, almeno per chi è abituato a leggere libri più sostanziosi, linguaggio semplice sotteso da una leggere ironia, a volte infarcito da qualcosa di più profondo. Insomma, sì, dici bene tu, una lettura leggera che può anche essere piacevole, ma non imperdibile.
    Il problema, secondo me, non è leggere o non leggere Fabio Volo: è leggere SOLO Fabio Volo (dico lui come altri autori simili).
    Il problema è fare la fila per acquistare un suo libro e poi ignorare magari chi sia Victor Hugo (o altri classici).

    Ciao :-)

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  6. @Biancaneve: hai assolutamente ragione. Il lato positivo di autori come Fabio Volo è che avvicinano alla lettura molte persone che in libreria non mettono mai piede, ma come dici tu poi occorre ampliare i propri orizzonti e non fermarsi a queste letture che in fin dei conti lasciano poco.
    Fra Horny e Volo io preferisco nettamente Hornby, a dire la verità mi piace molto! :-)

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