martedì 21 giugno 2011

Il linguaggio segreto dei fiori

IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI
di Vanessa Diffenbaugh


Non mi fido, come la lavanda.
Mi difendo, come il rododendro.
Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura.
E quando ho paura, la mia voce sono i fiori.

Trama: Il compimento dei 18 anni per quasi tutti i ragazzi è un traguardo atteso con ansia e trepidazione; per Victoria è la linea di confine che separa la sua vita da bambina abbandonata da tutti all'età adulta. Ora, costretta dalla maggiore età a lasciare la comunità alloggio in cui è cresciuta, dovrà cavarsela da sola. Non potrà fare affidamento su nessun altro all'infuori di se stessa, ma quando non hai un diploma e nessuno che ti vuole bene è difficile arrancare in un mondo frenetico ed esigente. Diffidente, scontrosa e introversa Victoria riuscirà a trovare la sua strada grazie alla sua passione per i fiori, il cui linguaggio sembra avere la capacità di cambiare la vita a chi la incontra. 

Giudizio personale: Definito da The Bookseller "l'evento editoriale più atteso del 2011" e bollato da critici e stampa come "un caso editoriale senza precedenti" ancor prima della sua pubblicazione, il rischio di incorrere in una esorbitante fregatura era decisamente molto alto. Eppure, vuoi per questo titolo che mi incuriosiva moltissimo, vuoi per una copertina che mi ha subito attirata ho acquistato questo romanzo praticamente subito, senza nemmeno avere troppi dettagli sulla trama. E ammetto, questo Linguaggio segreto dei fiori, uscito in contemporanea mondiale nel maggio scorso, è stata una piacevole sorpresa. La sua protagonista non è la solita ragazza goffa e impacciata alla Bridget Jones, non è una donna affranta da una delusione amorosa: è una ragazza difficile, a tratti assolutamente insopportabile, anaffettiva, con scatti d'ira e atteggiamenti scontrosi, diffidente verso tutti. Eppure nonostante questo è impossibile non volerle bene, perché Victoria non sa cosa sia l'amore: abbandonata da tutti, a partire dalla madre che non l'ha mai voluta passando per varie pessime famiglie affidatarie, è difficile pensare a come possa essere vivere un'infanzia simile. Ogni sua azione, ogni suo atteggiamento è lo specchio di ciò che ha vissuto, delle sue esperienze: il suo distacco, la sua paura del contatto fisico non sono altro che una risposta ad una vita di rifiuti. Nonostante questo non pensate che Victoria non abbia delle colpe: il suo caratteraccio le ha spesso precluso quelle poche occasioni di felicità che le si presentavano e lei ne è consapevole, non scarica la colpa sugli altri; questa consapevolezza, però è un'arma a doppio taglio, un alibi dietro cui nascondersi per non affrontare la vita e le difficoltà quotidiane in maniera diversa e  smettere, una volta per tutte, di scappare. Questa storia intensa e carica di emozioni è incorniciata alla perfezione in un magnifico e magico mondo: il linguaggio dei fiori, così desueto e anacronistico apre una porta su un universo incantato, che ci riporta indietro di quasi due secoli, in un epoca in cui messaggi segreti e criptici viaggiavano di mano in mano attraverso colori e forme invantevoli. Grazie ai fiori Victoria scopre il suo talento e attraverso questo riuscirà a donare un pizzico di gioia a coloro che incontrerà. Lo stile della Diffenbaugh è molto piacevole, scorrevole e leggero e capace di tenerti incollata alla pagine, per seguire passo passo la vita di Victoria. L'intreccio narrativo, ben sviluppato, si snoda in un labirinto di piante e fiori, su due piani temporali diversi (tendenza sempre più in voga tra gli scrittori anglo-sassoni), il presente e la difficile infanzia della protagonista, portando il lettore sempre più dentro la storia. Una sorpresa piacevole, che vi consiglio vivamente.
Voto: 8

Citazione: "Per quasi dieci anni avevo passato ogni momento libero a imparare nomi scientifici, descrizioni e significati dei fiori, ma fino a quel momento avevo utilizzato solo una piccola parte delle conoscenze acquisite. Avevo usato quasi sempre gli stessi fiori: un mazzo di calendule - dolore -, un cesto di cardi - misantropia -, un pizzico di basilico essiccato: odio."

Titolo originale: The Language of Flowers
Traduzione: Alba Mantovani
Edizione: Garzanti
Collana: Narratori Moderni
Pagine: 359
Prezzo: 18,60 €
Anno 1ᵃ edizione originale: 2011
Anno 1ᵃ edizione italiana: 2011
Codice ISBN: 978-88-11-68661-3

Come accennavo nella recensione, è possibile acquistare questo romanzo in 4 diverse copertine, ognuna delle quali con un diverso significato: 

Buganvillea, passione
Camomilla, forza nelle difficoltà
Gerbera, allegria
Rosa, grazie ed eleganza



7 commenti:

  1. questo romanzo è già da un bel pò nella mia wishlist, ma ero indecisa se comprarlo o meno, ora credo che lo prenderò, mi fido del tuo giudizio!

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  2. Grazie, ma che responsabilità :-) spero non ti deluda!!!

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  3. Bellissima recensione, complimenti^^ Anche a me questo libro è piaciuto molto!

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  4. (forse sceglierei la copertina con la Camomilla, la forza nelle difficoltà è ciò di cui c'è sempre bisogno)
    Anch'io, come la lavanda, tendo ad essere difidente verso i grandi capolavori strombazzati dalla macchina commerciale editoriale ma fa sempre piacere constatare che talvolta questo bailamme riserva gradite sorprese! Un bacione, Nicky!

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  5. Ho spiato questo libro in libreria, ma ero diffidente per le ragioni che anche tu hai elencato... però se dici che la protagonista non è "la solita solfa" ci faccio un pensierino...

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  6. @Sylvia: io ho scelto la rosa di isitinto, ma non so quanto mi si addica la definizione :-)

    @Vele Ivy: effettivamente mi ha stupita davvero, anche perché l'ho acquistato a mio rischio e pericolo non conoscendo assolutamente nulla della trama. Per una volta sono stata sorpresa in positivo

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