mercoledì 30 dicembre 2009

Una tragedia dimenticata

CECENIA: Il disonore russo
di Anna Politkovskaia


"Anna Politkovskaia è andata quaranta volte in Cecenia. I suoi amici, a Mosca, si stupiscono: -Sei sola, perchè tanta ostinazione? Ti invitano ovunque, ottieni riconoscimenti nelle capitali europee, vieni richiesta dalle università come visiting professor, perchè non ne approfitti? Negli Stati Uniti, i tuoi colleghi ti hanno conferito la prestigiosa medaglia al coraggio. La Cecenia è fango, sangue, merda, a che pro affrontare di nuovo la censura, i divieti, la miseria infinita, il grande freddo e il caldo soffocante, i posti di blocco sospettosi, la crudeltà oscena dei colonnelli, l'odio dei generali, le pallottole vaganti, i simulacri di esecuzioni sommarie, le minacce di rapimento?- -Perchè- risponde lei -tutti questi pericoli ormai li conosco a memoria. Perchè se abbandono adesso, se altri amici, altri giornalisti moscoviti, volessero darmi il cambio prima di aver imparato a muoversi in questo dedalo infernale, rischierebbero la pelle più di me. E se morissero li avrei sulla coscienza-" 
dalla prefazione di André Glucksmann 

Trama: in questo breve ma intenso libro, Anna Politkovskaia ci racconta la crudeltà della guerra in Cecenia. La giornalista russa ci descrive minuziosamente il calvario del popolo ceceno, le barbarie dei militari russi (stupri, saccheggi, esecuzioni sommarie) commesse nella più totale impunità, i regolamenti di conti e le violenze perpetrati dall’esercito ceceno. E’ un libro duro, forte: un grido d’aiuto per una delle più grandi tragedie di questo secolo che si sta compiendo nel più assoluto silenzio dell’Unione Europea e degli Usa. E’ un atto d’accusa al governo russo e al presidente Putin, complici silenti di questo genocidio.

Giudizio personale: dare un giudizio a un’opera come questa non è semplice. È un libro che tutti dovremmo leggere per renderci conto di quel che accade al di là dei confini patri. Questo libro è un pugno nello stomaco ad ogni pagina, ad ogni terribile avvenimento raccontato dalla Politkovskaia. Uno sterminio raccontato senza filtri o censure, la verità nuda e cruda alla quale nessuno vorrebbe credere. E leggerlo è anche un modo per rendere omaggio al lavoro di questa straordinaria giornalista assassinata nel 2006, colpevole solo di fare il suo mestiere da donna libera e non asservita!

Citazione: "Contrariamente a quanto affermano medici, neurologi e psichiatri sulle nostre infinite possibilità, ogni uomo dispone di una resistenza morale limitata al di là della quale si apre il suo abisso personale. Non è necessariamente la morte. Ci possono essere situazioni peggiori, ad esempio la perdita totale della propria umanità, come unica risposta alle innumerevoli nefandezze della vita. Nessuno può sapere ciò di cui sarebbe capace in guerra."

Edizione: Fandango Libri

Titolo originale: Tchétchénie, le déshonneur russe

Pagine: 192

Prezzo: 15,00 €

Anno: 2003



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