Titolo: Il corpo delle donne
Autore: Lorella Zanardo
Editore: Feltrinelli
Collana: Serie Bianca Feltrinelli
Pagine: 204
Prezzo: 13,00 €
Formato: Brossura
Anno 1a edizione: 2010
Genere: Saggio, Giornalismo
Codice ISBN: 978-88-07-17186-4
Il libro: Nel maggio del 2009 Lorella Zanardo ha messo in rete un documentario realizzato con Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi, che si proponeva di innalzare il livello di consapevolezza sull’immagine delle donne nella tv italiana. Oggetto e titolo: Il corpo delle donne. È stato l’inizio di un cambiamento e di una grande spinta per far riguadagnare centralità alle donne e misurare la loro incidenza sul tessuto sociale e culturale del nostro paese. L’autrice racconta qui la genesi del documentario, le reazioni che ha suscitato, l’interesse inaspettato da parte delle giovani generazioni, la necessità di uscire dagli stereotipi per giungere a una nuova definizione del femminile. Inoltre, mette a fuoco inediti strumenti di lettura dell’immagine televisiva e dei messaggi che questa veicola. E con il capitolo Nuovi occhi per la tv passa dalla denuncia alla proposta di strumenti che consentano di guardare la tv con consapevolezza. “Spegnere la tv oggi non serve,” dice Lorella Zanardo, “il vero atto innovativo è guardarla. Insieme a chi normalmente la guarda.”
(dalla quarta di copertina)
Giudizio personale: Quando vidi il documentario Il corpo delle donne per la prima volta ne rimasi davvero colpita, forse anche scioccata. Ero ormai abituata a cambiare canale, o addirittura a spegnere la televisione, ogni qualvolta capitavo su una trasmissione volgare o dai contenuti pressoché nulli. Il lavoro della Zanardo ha una capacità unica di risvegliarci, di darci uno scossone e farci capire che non è più tempo di fare finta di niente e girarci dall'altra parte. La forza del documentario e di questo libro sta tutta nell'idea che spegnere la TV è troppo semplice: la TV va guardata con spirito critico per poter insegnare a chi ci sta accanto, soprattutto ai giovani e giovanissimi, che quella che passa sulle televisioni italiane è un'idea della donna completamente sbagliata e fuori dal mondo. Sotto un certo punto di vista è un libro difficile da digerire, perché vi farà arrabbiare fino all'inverosimile. Ormai siamo totalemente assuefatte al modello unico di donna che appare sui nostri teleschermi e quasi non ci facciamo più caso, semplicemente, come dicevo poc'anzi, se la cosa ci disturba cambiamo canale. Ma vedere sminuzzate e analizzate molte trasmissioni che vanno in onda quotidianamente non può non richiamare la nostra attenzione e farci riflettere a fondo su quanti danni questo sistema televisivo stia creando alla nostra società. E' strano come nel nostro paese ci si indigni per una scena di sesso più o meno esplicita andata in onda in prima serata all'interno di una fiction e poi nulla si faccia per ciò che ogni giorno, quasi sempre in fascia protetta, le televisioni ci propinano: donne mezze nude la cui unica mansione è attirare lo sguardo dello spettatore sul proprio seno, donne assolutamente incapaci di fare qualsiasi cosa e messe lì solo perché avvenenti, donne trattate come oggetti in tutto e per tutto.
Tengo a precisare che non sono una bigotta, non mi da fastidio che una donna si spogli per fare carriera, per quanto mi riguarda ognuno è libero di comportarsi come meglio crede; ma quando l'unico (o quasi) modello femminile che passa in tv è questo si instilla in chi guarda l'idea che solo così si farà carriera, che le donne sono alla mercé di chiunque abbia un po' di potere. Sarebbe anche ora, credo, di mostrare tutte quelle donne (e sono tante) che si fanno strada contando solo sulle proprie forze e sull'aiuto di nussun altro!
Un'altro aspetto assolutamente interessante di questo libro, e a cui onestamente non avevo pensato prima, è l'analisi della Zanardo secondo la quale la maggior parte delle "donnine semisvestite" sono sempre a cornice di trasmissioni il cui pubblico è prettamente femminile, o che le pubblicità in cui più spesso la donna appare nuda sono pubblicità di articoli femminili, questo a voler sottolineare quanto la donna sempre più abbia incamerato atteggiamenti o modi di pensare tipicamente maschili.
Io vi consiglio vivamente la lettura di questo libro! Aprirà gli occhi di molti!
Citazione: "Se come abbiamo appurato il problema non è di tipo legislativo, se si produce una televisione offensiva anche se le leggi lo vietano, significa che il problema è culturale. D'altronde, non crediamo nemmeno che il rispetto nei confronti degli altri, donne e uomini, si possa imporre per legge. Passa attraverso l'educazione, attraverso la trasmissione di un sapere che permetta a tutti - ma in particolare alle nuove generazioni, e a partire dai bambini delle scuole elementari - di riconoscere i messaggi che la televisione propone loro, i meccanismi con cui essa comunica, i valori che trasmette o nega."
Voto: 9,5
Colonna sonora: Woman in Chains dei Tears for Fears
Consigliato a: alle donne, ma soprattutto a tutti gli uomini che guardando la TV si fanno solo grosse risate
Istruzioni per l'uso: Prima di leggere questo libro credo sia d'obbligo la visione dell'omonimo documentario
Tengo a precisare che non sono una bigotta, non mi da fastidio che una donna si spogli per fare carriera, per quanto mi riguarda ognuno è libero di comportarsi come meglio crede; ma quando l'unico (o quasi) modello femminile che passa in tv è questo si instilla in chi guarda l'idea che solo così si farà carriera, che le donne sono alla mercé di chiunque abbia un po' di potere. Sarebbe anche ora, credo, di mostrare tutte quelle donne (e sono tante) che si fanno strada contando solo sulle proprie forze e sull'aiuto di nussun altro!
Un'altro aspetto assolutamente interessante di questo libro, e a cui onestamente non avevo pensato prima, è l'analisi della Zanardo secondo la quale la maggior parte delle "donnine semisvestite" sono sempre a cornice di trasmissioni il cui pubblico è prettamente femminile, o che le pubblicità in cui più spesso la donna appare nuda sono pubblicità di articoli femminili, questo a voler sottolineare quanto la donna sempre più abbia incamerato atteggiamenti o modi di pensare tipicamente maschili.
Io vi consiglio vivamente la lettura di questo libro! Aprirà gli occhi di molti!
Citazione: "Se come abbiamo appurato il problema non è di tipo legislativo, se si produce una televisione offensiva anche se le leggi lo vietano, significa che il problema è culturale. D'altronde, non crediamo nemmeno che il rispetto nei confronti degli altri, donne e uomini, si possa imporre per legge. Passa attraverso l'educazione, attraverso la trasmissione di un sapere che permetta a tutti - ma in particolare alle nuove generazioni, e a partire dai bambini delle scuole elementari - di riconoscere i messaggi che la televisione propone loro, i meccanismi con cui essa comunica, i valori che trasmette o nega."
Voto: 9,5
Colonna sonora: Woman in Chains dei Tears for Fears
Consigliato a: alle donne, ma soprattutto a tutti gli uomini che guardando la TV si fanno solo grosse risate
Istruzioni per l'uso: Prima di leggere questo libro credo sia d'obbligo la visione dell'omonimo documentario
Buona Lettura!
Corro in libreria a comprarlo!! :)
RispondiEliminaGrazie.. sei sempre bravissima!
Dopo la tua recensione l'ho aggiunto subito in wishlist. Ho anche visto il documentario, l'ho trovato raccapricciante (la scena di Nina Moric appesa come un prosciutto è stato davvero l'apice) e credo che meriti la lettura del "dietro le quinte".
RispondiElimina@Claudia: carissima non so davvero più come ringraziarti!! :-)
RispondiElimina@Simo85: verissimo, hai usato la parola giusta "Raccapricciante"!
@Aurore: faccio subito un salto da te!
"...sottolineare quanto la donna sempre più abbia incamerato atteggiamenti o modi di pensare tipicamente maschili"
RispondiEliminaMia cara Nicky, quanta verità in queste tue parole!
Non ho ancora letto il ibro (e, lo confesso, nemmeno visto il documentario ma in questi giorni rimedierò almeno questa lacuna) ma di certo, visto il contenuto e letta la tua ottima e partecipata recensione, mi associo nel dire che tutti, donne e uomini, dovrebbero aprire la mente alle sue parole.
Grazie per aver scritto questo post!
@Sylvia: come sempre grazie mille :-)
RispondiEliminaTi consiglio vivamente di leggere, ma prima credo sia meglio una buona tazza di camomilla: io dopo le prime 30 pagine ero già verde di rabbia. La speranza è che un passo alla volta si possa realmente fare qualcosa di concreto per cambiare le cose